Covid, licenziamento per i No Vax? Spunta l'ipotesi clamorosa
Covid, Fedriga: nei prossimi giorni Friuli Venezia Giulia sicuramente in zona gialla
Covid, rischiano il giallo anche le Marche e la Provincia di Bolzano
Se il Friuli Venezia Giulia ha evitato di ritornare in zona gialla in questi giorni, questo accadra' nei prossimi. Lo ha confermato il governatore Massimiliano Fedriga nella trasmissione "Un giorno da pecora". "La settimana prossima - ha spiegato - saremo sicuramente in zona gialla a meno che non ci sia una riduzione drastica delle ospedalizzazione ma non credo proprio. Oggi abbiamo 533 positivi, speriamo ci sia una stabilizzazione della curva, ma quello che mi preoccupa sono le ospedalizzazioni. Noi confiniamo con Slovenia e Austria, se noi avessimo gli stessi vaccinati della Slovenia, avremmo gli stessi numeri. Stiamo tenendo grazie ai vaccini". Fedriga ha concluso sollecitando per questo motivo il "controllo del green pass al confine". A rischiare la zona gialla, ma non c'è ancora nulla di certo, anche le Marche e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Vaccino: Fedriga, obbligo come Austria? Dovremmo licenziare no vax
"La conseguenza dell'obbligo vaccinale e' che dovremmo licenziare gli italiani che non si vaccinano?" Se lo e' chiesto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, rispondendo alle domande di "Un giorno da pecora" (Rai1) sull'introduzione di un eventuale obbligo vaccinale in Italia, sul modello di quanto avverra' in Austria da febbraio. "Cerchiamo piuttosto di accompagnare il Paese" magari con un'informazione del tutto piu' puntuale, ha detto Fedriga, "il grande nemico da sconfiggere non sono i no vax incalliti, ma la paura, da sconfessare attraverso appunto l'informazione".
Covid: Fedriga, tampone non annulla il rischio
"Lo strumento del tampone e' utile, e insieme al vaccino porta a una riduzione del rischio. Il tampone rapido verifica pero' soltanto una virulenza alta: questo dunque non annulla il rischio, ma lo riduce, cosi' come per il vaccino". Lo ha ricordato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga a Un giorno da pecora di Rai - Radio 1. "La nostre proposte sono per tutelare salute ed economia - ha specificato - siamo aperti a discutere soluzioni migliori. Gia' solo l'ipotesi delle chiusure sta mettendo in difficolta' delle aree turistiche, con la gente che annulla le prenotazioni. Il governo e' disponibile a incontrarci. Io prendo le decisioni che reputo opportune consultandomi con gli esperti del settore per tutelare la mia gente, non si puo' ideologizzare una pandemia o un vaccino. Salvini l'ha dimostrato, con le sue proposte - ha concluso -: mai antiscientifiche, ha sempre cercato di tenere insieme un paese dove la tensione sociale esiste. Dobbiamo essere coerenti a livello nazionale: io capisco che ogni territorio debba trovare risposte specifiche, ma se ogni settimana cambiamo le carte in tavola creiamo incertezza".
Covid: Fedriga, ricevo minacce da estremismo no vax
"Ricevo quotidianamente minacce da parte dell'estremismo antiscientifico no-vax: vorrei dire a queste persone che non mi diverto a parlare di restrizioni e Green pass. Ogni giorno cerco di fare, coi miei limiti e i miei errori, il meglio per la mia gente". Lo ha detto il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga a "Un giorno da pecora", Rai Radio 1. "Mi additano come se io fossi il nemico, minacciano di ammazzarmi, dicono che sono al soldo di Big Pharma: non e' dibattito, e' follia. Mi affido agli organi scientifici internazionali, non mi improvviso virologo: la competenza di queste persone dice che l'unica vera soluzione e' il vaccino".