Manovra, Crippa (Lega): "Ipotizzare un contributo dalle banche è legittimo e doveroso"

"I mutui non calano come salivano quando la Bce alzava i tassi"

Di Alberto Maggi

Andrea Crippa

Politica

"Quando la Bce alzava il costo del denaro, dopo il Covid, gli istituti di credito facevano salire rapidamente e in modo netto le rate dei mutui e dei finanziamenti"


"Qualcosa non funziona e va detto chiaramente. Mi riferisco alle banche e al cosiddetto 'gioco' dei tassi di interesse. Quando la Bce alzava il costo del denaro, dopo il Covid, gli istituti di credito facevano salire rapidamente e in modo netto le rate dei mutui e dei finanziamenti. Oggi che finalmente, con grave ritardo, la signora Lagarde ha iniziato a tagliare i tassi le rate dei mutui variabili, che moltissimi italiano hanno, scendono di poco, così come le rate dei finanziamenti a tasso variabile, e certamente non in modo proporzionale rispetto all'epoca delle stretta monetaria". A fare questa osservazione è Andrea Crippa, vice-segretario della Lega, intervistato da Affaritaliani.it.

"Va bene la cautela del governo su un comparto delicato come quello bancario, ma non va mai dimenticato che nell'ultimo biennio i primi sette istituti di credito hanno quasi raddoppiato gli utili con un aumento del 93% dovuto soprattutto al 'gioco' dei tassi di interesse. Quindi, pensando alla Legge di Bilancio per il 2025 e ai necessari interventi a favore di famiglie, lavoratori, piccole e medie imprese e pensionati, ipotizzare un contributo dalle banche, alla luce di quanto detto prima, appare non solo legittimo ma probabilmente doveroso. Altrimenti saremmo di fronte a un bizzarro e incomprensibile, per molti cittadini, corto circuito tra sistema finanziario e politica", conclude Crippa.




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