Crocetta, l'ex comunista: "Vivo in Tunisia, ora sui migranti sto con Meloni"
Già presidente della Regione Sicilia: "Da qui partono anche i benestanti, sognano l'Italia. Il piano Mattei è la cosa giusta da fare"
Rosario Crocetta: "Vi spiego cosa sta succedendo in Tunisia. Serve il Piano Mattei"
Rosario Crocetta si è convertito, ora sta con Meloni. Clamorosa svolta politica dell'ex governatore siciliano passato dal Pci a Rifondazione comunista e poi nel Pd. L'ultima "trasformazione" lo vede vicino alla linea della Destra, su un tema in particolare: i migranti. "Ora vivo in Tunisia - spiega Crocetta a Il Giornale - e ho capito meglio come stanno le cose. L'accordo dell'Ue con Tunisi è giusto, è nell'interesse di tutti. Alla Turchia l'Europa paga miliardi, anche se non è una democrazia. Ma interessa alla Germania, per controllare quel fronte migratorio, e allora i soldi vanno bene. Tunisi va aiutata, va sbloccato anche il finanziamento del Fmi. Sembrerà strano detto da me, ma ha ragione la Meloni".
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"La Tunisia - prosegue Crocetta a Il Giornale - è un paese in grande difficoltà, con un altissimo tasso di disoccupazione tra i giovani. Ma non è vero che è una dittatura, che non rispettano i diritti umani, che sono razzisti verso gli africani del Sahel. Io sono un amante del Terzo mondo, però capisco bene Saied (il presidente tunisino, ndr) che ha cercato di dire in qualche modo basta immigrati irregolari. Non vuol dire che odino i neri. È un paese che va aiutato, sono nostri vicini di casa e siamo i maggiori esportatori dopo la Francia. Da qui non partono solo i disperati ma anche quelli che stanno bene. Si aspettano un lavoro, una vita diversa. Alle nuove generazioni mica piacciono i veli, i burqa, gli piace vivere alla occidentale. Serve il Piano Mattei lanciato dal governo, questa mi sembra l'unica cosa logica da fare".