Crosetto e la notte nell'ospedale romano, quella volta che fumò 150 sigarette

Nel 2013, ormai più di dieci anni fa, il ministro oggi ricoverato per sospetta peritonite si presentò in un ospedale romano per aver fumato troppo

di redazione politica
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Crosetto ricoverato, il ministro finì nei guai già nel 2013 per aver fumato 150 sigarette in un giorno

Il ministro Guido Crosetto è finito d’urgenza in ospedale per una sospetta pericardite. E nel mentre che le analisi vengono fatte, in attesa di avere aggiornamenti sulle sue condizioni, vale la pena ricordare che il numero uno del dicastero della Difesa ebbe, circa dieci anni fa, un’altra esperienza ospedaliera che attirò l'attenzione dei media per la sua stranezza.

Tra le corsie di un ospedale romano, infatti, è ancora argomento di discussione tra i colleghi quando nel febbraio del 2013 un “gigante buono” alto quasi 2 metri e pesante (almeno) 100 kg entrò con l’espressione sofferente, le labbra smorte e il viso color bianco cadavere rivelando di aver fumato ben 150 sigarette in una sola giornata. 

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Performance, questa, quasi disumana se si considera che le sigarette vengono vendute solitamente in pacchetti da 20. Facendo una semplice divisione, vorrebbe dire che Crosetto si riuscì a fumare circa 7 pacchetti e mezzo. Una missione da tabagista di professione, ma forse neanche così impegnativa per un gigante del suo calibro. 

“Sono vivo e vegeto, solo un po' di stress per la vita che conduco”, disse ai cronisti una volta fuori pericolo l’allora co-fondatore di Fratelli d’Italia e candidato al Senato in Piemonte. Facendo poi un’adeguata, quanto inaspettata, autocritica: “Sono stato un cretino”. Non resta dunque che attendere le analisi dei medici e capire quali siano stati i motivi del ricovero del ministro, oggi 60enne.

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