Crosetto: "Firmo i referendum sulla Giustizia, che non sono di Salvini"

Crosetto ad Affaritaliani.it: "Ecco perché la federazione di Centrodestra è un errore"

Di Alberto Maggi
Guido Crosetto
Lapresse
Politica
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"Intanto non li ho ancora firmati ma lo farò quando troverò un banchetto, come ho detto. Ma voglio precisare che non firmo i referendum di Salvini ma quelli sulla Giustizia, non perché abbia nulla nei confronti di Matteo, anzi, ma perché sono a favore di questi quesiti dal 2013, quando li presentarono i Radicali e li firmai per la prima volta. Quindi ben sette anni prima di questa scelta politica di Salvini". Parla così ad Affaritaliani.it Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d'Italia, ora fuori dal Palazzo ma profondo conoscitore della politica italiana e delle sue dinamiche.

"Non credo che quella del segretario leghista sia un'operazione mediatica, la Giustizia è un tema centrale per cui, se non risolto, questo Paese non decollerà mai. Sollevare il tema della Giustizia, anche attraverso i referendum, è fondamentale per consentire all'Italia di tornare un Paese civile. Firmo tutti i referendum anche se alcuni di loro sono sbagliati o formulati in modo errato. Quando c'è bisogno di scegliere tra un male enorme e qualcosa che non è il massimo, si sceglie di combattere il male enorme. Io so ad esempio che ha ragionissima Giorgia Meloni, quando dice che l'intervento sulla Legge Severino che la cancella completamente non ha molto senso, andrebbe ritagliato, ma lofirmerò per sollecitare un intervento, sapendo che quando passerà il referendum il Parlamento modificherà solo le parti oscene di quella legge".

Tra Meloni e Salvini è scoppiata la pace o solo un armistizio? "Tra loro due c'è un rapporto che molto spesso viene enfatizzato dai giornali e dal main stream a seconda di ciò che interessa far passare in quel momento. Il loro è un rapporto corretto tra alleati che sono indubbiamente competitivi ma che quando si siedono al tavolo sanno confrontarsi e trovare un accordo". Quanto alla federazione di Centrodestra, proposta da Salvini, Crosetto afferma: "C'è un forte interesse di Berlusconi ad arrivare al partito unico per precostituirsi una concreta possibilità di diventare il prossimo presidente della Repubblica. Dal punto di vista della coalizione di Centrodestra la federazione è comunque un errore perché diminuisce l'offerta politica. C'è bisogno della parte moderata rappresentata da Forza Italia, anche per l'aggancio con il i Popolari europei. Non la considero utile al Centrodestra e al futuro governo di Centrodestra. E' come se la Ferrero decidesse di fare una sola merendina anziché cinque, ovvio che non tutti comprano quell'unica merendina. In politica se togli un partito non è affatto detto che i cittadini votino l'altro partito nel quale è confluito quello per cui votavano".

Berlusconi davvero può diventare il prossimo presidente della Repubblica o è solo fantapolitica? "Per la prima volta nella storia repubblicana il Centrodestra ha i numeri per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Questo è un fatto incontrovertibile. Poi chi sarà lo decideranno gli elettori e cioè i parlamentari", conclude Crosetto.