Crosetto: "La Francia non parli per la Nato, niente truppe in Ucraina"
Il ministro frena anche sulla commissione d'inchiesta sul dossieraggio proposta da Nordio: "Non è il momento"
Crosetto: "La Francia non parli per la Nato, no alle truppe a Kiev"
"Francia e Polonia non possono parlare a nome della Nato, che fin dall'inizio è stata formalmente e volontariamente tenuta fuori dal conflitto. Portare truppe a Kiev significa fare un passo verso un'escalation a senso unico che cancellerebbe la strada della diplomazia". Lo spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un'intervista a La Stampa in cui parla dell'ipotesi di invio di truppe dell'Alleanza Atlantica in Ucraina. "Continuiamo a dare sostegno a Kiev, ma bisogna pensare a come aiutarli a riconquistare libertà, territorio e sicurezza anche in un altro modo: attivando con maggior forza le vie diplomatiche", aggiunge.
Sulla commissione di inchiesta sui dossieraggi "penso come Nordio che sia necessaria per ricostruire la credibilità delle istituzioni e per consentire al Parlamenti di lavorare sugli strumenti legislativi con cui impedire altri abusi in futuro. Ma c'è un tempo per ogni cosa. Ora c'è che l'indagine che sta portando avanti Cantone e l'idea di una commissione non deve depotenziarla , nè fermare il lavoro già iniziato da Copasir e Antimafia", dice sempre alla Stampa Crosetto. "La costituzione di una commissione di inchiesta poi - aggiunge Crosetto - può richiedere tempi lunghi anche perchè spesso questi organi hanno fatto comodo a molti in Parlamento per lo scontro politico".