Ddl Sicurezza, dalla norma "anti-Salis" a quella contro le borseggiatrici in metro: ecco che cosa cambia
Le norme contro i reati sui mezzi pubblici, gli attivisti che bloccano strade e ferrovie e pene per chi occupa case abusive: via libera della Camera al Ddl Sicurezza. Il punto
Matteo Piantedosi e Carlo Nordio durante il voto alla Camera
Ddl Sicurezza, via libera della Camera. Dalle occupazioni abusive ai borseggi in metro: ecco che cosa cambierà
Un passo fondamentale per uno dei punti chiave dell'agenda di Governo. Via libera della Camera al Ddl Sicurezza. Un punto fermo da sempre per il Centrodestra, quello della sicurezza, che con la coalizione guidata da Giorgia Meloni vede l'inasprimento delle pene per alcuni reati fino ad oggi praticamente impuniti. Tra questi sicuramente c'è quello delle occupazioni abusive.
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Molte delle misure messe in campo, come già accaduto in passato, seguono un'agenda dettata da fatti di cronaca e di attualità. È il caso dell'articolo 10 del decreto, approvato oggi - mercoledì 11 settembre - dall'aula di Montecitorio, che inasprisce le pene per chi occupa le case. Il pensiero di molti è andato a Ilaria Salis, al centro di una polemica perché in passato avrebbe occupato abusivamente una casa popolare accumulando un debito di 90 mila euro. Fino ad oggi questo reato era punito con pene lievi: da 2 a 7 anni di reclusione, ma quasi sempre ci si salvava con una condanna a piede libero.
Poi la "norma Cicalone" - come l'hanno simpaticamente ribattezzata alcuni deputati - o meglio la stretta sui borseggi in metropolitana. Un fenomeno che, specialmente a Roma e Milano, è diventato una piaga sociale. Norma Cicalone proprio in onore dello youtuber romano (Simone Cicalone) che da mesi documenta i furti sulle linee underground della Capitale. È una norma che le opposizioni definiscono "ideologica e priva di coerenza". L'articolo di fatto aumenta la pena se un reato comune si svolge "all'interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all'interno dei convogli adibiti al trasporto di passeggeri".
Altri nemici giurati delle destre al governo sono i giovani attivisti per il clima e gli studenti. Anche contro di loro sono previste delle aggravanti ai reati esistenti. In particolare c'è la cosiddetta norma soprannominata "anti-Gandhi", che prevede addirittura il carcere se due o più persone manifestano il loro dissenso bloccando il traffico oppure intralciano la circolazione sui binari di una ferrovia. Fino ad oggi era prevista una pena amministrativa, una multa per capirci: ora diventa penale.