Davigo: "Il governo vuole procure obbedienti". Stroncata la riforma di Nordio

L’ex pm di "Mani pulite" critica il sistema della giustizia: "La separazione delle carriere è fantascienza, il ministro parla a vanvera"

di redazione politica
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Piercamillo Davigo
Politica

Giustizia, Davigo: "Nordio parla a vanvera, la sua riforma è fumo negli occhi"

Piercamillo Davigo non usa mezze parole per definire la riforma della giustizia a cui sta lavorando il ministro della Giustizia Nordio: "Si tratta di fumo negli occhi. Il governo - dice Davigo a La Stampa - vuole procure obbedienti. Oggettivamente il sistema della giustizia in Italia non funziona ma parlare di separazione delle carriere è fantascienza". L'ex pm di "Mani pulite" entra nel dettaglio su quel provvedimento. "Nordio parla a vanvera, dice che ci sarebbe un pm separato e indipendente ma non è così. Gli avvocati delle Camere penali ritengono così di ottenere l’eguaglianza rispetto a i pm. Ma se un pm invoca la condanna di un imputato che ritiene innocente commette il reato di calunnia. Se invece un avvocato dice al giudice di non assolvere il suo assistito perché è Jack lo squartatore, rischia di essere punito per infedele patrocinio e rivelazione del segreto professionale… Di che cosa parliamo?".

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Davigo è critico su ogni punto della riforma del Guardasigilli Carlo Nordio: "Come quelle che l'hanno preceduta, è solo finalizzata a gettare fumo negli occhi dei cittadini - spiega - per nascondere i veri problemi della giustizia che oggettivamente non funziona. Abbiamo pochi magistrati. Calcolati sui numeri della popolazione, sono la metà rispetto alla media europea. Eppure, producono moltissimo, anche se a volte a scapito della qualità: definiscono il doppio dei procedimenti rispetto ai colleghi francesi e il quadruplo di quelli tedeschi. Il vero problema in Italia è il numero dei processi. Prendiamo poi il tema della prescrizione, con la Grecia, siamo l’unico Paese europeo ad avere la prescrizione che decorre durante i processi. Ovunque, quando inizia il processo, i termini vengono sospesi. È come dire che siccome i treni arrivano tardi, d’ora in poi quando si raggiunge l’orario previsto per l’arrivo, i treni si fermano e i passeggeri scendono in aperta campagna. Roba da matti!".