Decreto sicurezza, stretta sulle baby gang e maggiore tutela per le donne
Il governo lavora ad un piano per inasprire le pene già esistenti: scatterà il daspo nei locali per ragazzini violenti e divieto dell'uso del cellulare
Decreto sicurezza, novità per le Ong e per le vittime di violenze
Il governo, in attesa dell'approvazione definitiva della legge di Bilancio dove manca solo il sì del Senato ma è un passaggio formale, lavora ad un nuovo piano per la Sicurezza. Dopo l’esame della bozza messa a punto con un lavoro coordinato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, - si legge sul Corriere della Sera - l’approvazione potrebbe arrivare già nella riunione dell’esecutivo prevista per domani o al massimo in quella della prossima settimana. Ammonimento e pene più severe per chi minaccia le donne e non rispetta i provvedimenti già imposti, daspo esteso ai minorenni che fanno parte delle baby gang, codice di comportamento per le Ong che effettuano salvataggi in mare: il governo è pronto a varare il decreto sicurezza.
La riunione tecnica degli uffici legislativi è fissata per questo pomeriggio a Palazzo Chigi. Per combattere il fenomeno criminale delle baby gang - prosegue il Corriere - è stato deciso di ampliare l’applicazione del daspo anche ai minori, purché abbiano compiuto 14 anni. La misura sarà presa nei casi più gravi e prevederà l’interdizione alla frequentazione di alcune aree proprio come già avviene per i maggiorenni. Sulla falsariga del provvedimento adottato dopo l’omicidio di Willy Montero — massacrato a calci e pugni nel settembre 2020 — anche chi ha meno di 18 anni potrà così subire l’interdizione a entrare nei locali pubblici e stare nei luoghi della movida. Per contrastare gli episodi di bullismo via web potrà anche essere disposto il divieto di utilizzo del cellulare e di altre apparecchiature elettroniche.