M5s, Di Battista: "Non escludo un altro Movimento. Casaleggio? Un amico"

M5S, Corrado lascia, fu candidato sindaco a Milano nel 2016

Alessandro Di Battista
Politica
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"Molte persone sono preoccupate per il governo perche' ritengono sia pericolosissimo che non vi siano voci in dissenso. Poi c'e' chi vorrebbe che io costruissi un altro movimento politico. C'e' la necessita' di nuove battaglie e di costruire le fondamenta per qualcosa di concreto. Se poi dovessero essere solide, quelle fondamenta, allora potremo costruire qualcos'altro. Non escludo la nascita di un altro movimento".

Lo annuncia a Tpi l'ex M5s Alessandro Di Battista, che spiega: "Non mi interessa la mia personale battaglia, ma la collettivita'. Una forza politica potrebbe avere successo soltanto a fronte di una richiesta collettiva. Capiro' con il tour se esiste questa domanda. Sicuramente c'e' un enorme vuoto politico. Ma ci vuole molto tempo. Casaleggio ci mise 5 anni a creare il Movimento. Alcuni esponenti attuali del M5s mi hanno scritto 'Che bello, finalmente un po' di aria fresca'".

L'ex deputato aggiunge: "Davide Casaleggio e' un amico, lo stimo. Mi trovo in sintonia con lui sulla democrazia diretta. Ma e' prematuro dire se sara' dei 'miei'. Il fatto stesso che se ne sia andato dal M5s mi pare un segnale che si sia sentito tradito. Lui vuole proseguire il sogno del padre Gianroberto, quello della democrazia diretta, che poi e' anche il mio sogno. Non mi sono pentito di essere uscito dal M5s, anzi. Nonostante molti mi chiedano di rientrare. Ho rifiutato molte volte esperienze di governo per ragioni di coerenza, quindi ora meno che mai. Oggi non vedo alcun alleato politico con cui ragionare su un'alleanza. Meglio isolati che in un indecoroso assembramento".

"Anche io credo che far parte del governo Draghi sia stato un tradimento da parte dei miei ex colleghi del Movimento", prosegue Di Battista. "Perche', ad esempio, il Si' degli iscritti al Movimento affinche' nascesse il governo era legato in larga parte al tema della transizione ecologica. Cosa rimane di quella promessa? Nulla. I dirigenti del Movimento dovrebbero fare un recall per verificare se gli iscritti M5s, a distanza di mesi, siano ancora a favore. Luigi Di Maio e' sempre stato favorevole, tanto che non perde occasione per elogiare Draghi. Conte ha aperto a Draghi per la corsa al Quirinale? Stimare una persona non significa essere d'accordo con lui. Non si puo' ancora dire se la cura Conte ha fatto bene al Movimento", conclude l'ex deputato pentastellato.

M5S: Corrado lascia, fu candidato sindaco nel 2016 - Gianluca Corrado lascia il Movimento 5 stelle, l'ex candidato sindaco di Milano nel 2016 ha annunciato l'addio con un video sui social. "La mia esperienza con il movimento - ha spiegato - e' evidentemente finita dopo dieci anni, cinque da attivista e cinque da portavoce a Milano. Non sono io che ho lasciato il movimento e non sono tutte le persone che in questi anni hanno dato anima e corpo per una idea comune che era quella della piu' grande forza popolare che questo Paese abbia mai visto".

"Abbiamo vissuto insieme un sogno che e' stato distrutto dalla pochezza umana, da chi - ha aggiunto da Lipari, dove ha deciso di vivere- si e' dimenticato di essere un cittadino prestato alla politica e ha deciso di diventare un politico adattandosi al sistema diventando parte di quello che abbiamo combattuto tutti insieme. Non e' un caso che oggi chi aveva competenze, cuore anima, non era interessato a una poltrona non e' piu' nel movimento".

La sua e' una critica a Giuseppe Conte e ai dirigenti del partito, da Vito Crimi a Stefano Buffagni accusati di aver trasformato un movimento di cittadini "nel movimento della finanza". "Qualcuno voluto trasformare il partito del vaffanculo, ed era un vaffaculo pulito, sano, a quello che non andava bene nel paese nel partito del bon ton" ha detto aggiungendo "siete dei folli perche' questo portera' delle conseguenze devastanti, le avete viste a Milano e le vedrete a seguire".