Difesa, Crosetto: "Non daremo nostre armi all'Ucraina per colpire la Russia"

Il ministro: "In Italia su questioni serie c'è troppa superficialità. Le informazioni sulle armi che forniamo all'Ucraina sono secretate"

di redazione politica
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Guido Crosetto Volodymir Zelensky
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Difesa, Crosetto smentisce anche l'ipotesi di invio di soldati italiani in Ucraina

Il ministro della Difesa Guido Crosetto interviene in maniera netta sulla questione delle armi all'Ucraina per attaccare in territorio russo, annuncio fatto da diversi Stati, tra cui anche Francia e Germania. "Le armi italiane - afferma Crosetto a Il Corriere della Sera - non colpiranno il territorio russo, devo fare dei disegnini per farlo capire meglio?". Crosetto smentisce anche l'ipotesi dell'invio di soldati italiani in Ucraina: "Non manderemo soldati, siamo contrari". Poi il ministro polemizza con il leader del M5s Giuseppe Conte in merito alla poca trasparenza da parte del governo sulla tipologia di armi fornite all'Ucraina: "Dire che il ministro della Difesa nasconde la verità sull'uso delle armi è una menzogna, usata per meri fini elettorali. La procedura che sto seguendo è stata codificata dal governo Draghi, del quale Conte faceva parte".

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"Mi comporto - prosegue Crosetto - esattamente come il mio predecessore Guerini: quel governo varò 5 decreti di aiuti che furono comunicati solo al Copasir. Ma Conte, che li votò, allora non chiedeva nulla. Fingere di non saperlo non è serio. Io sono obbligato a mantenere il segreto, come previsto dalla legge. Non dico quali armi forniamo e l'unico giudizio che mi interessa è quello degli ucraini, che sono molto grati del nostro sostegno, di quello che possiamo dare, compatibilmente con le nostre forze. Ma diventa difficile fare il ministro della Difesa in un Paese dove anche le cose serie vengono trattate in modo sempre strumentale, falso e superficiale".