Dl Rave, escluse dal governo le manifestazioni: la modifica dopo le polemiche
Il comportamento illecito, ora, riguarda solo quelle occupazioni che vogliono realizzare un raduno musicale o comunque un raduno di intrattenimento
Dl Rave, come cambia il decreto: i dettagli
"Occupazione abusiva di un terreno o di un edificio" di proprietà altrui: è la specificazione essenziale nell'emendamento del governo al dl Rave per evitare che l'applicazione della norma penale riguardi anche manifestazioni pubbliche in luoghi pubblici.
Il comportamento illecito, insomma, riguarda solo quelle occupazioni che vogliono realizzare un raduno musicale o comunque un raduno di intrattenimento con il concreto rischio per la salute, l’incolumità pubblica, tenendo conto dello stato dei luoghi e del numero dei partecipanti, con riferimento alle norme di sicurezza e all'uso 'contra legem' di droghe.
La norma circoscrive situazioni precise definite, per le quali si giustifica il maggior rigore nelle pene da comminare. Il reato riguarda esclusivamente chi organizza e promuove i Rave. I partecipanti rispondono ai sensi dell'articolo 633 del codice penale.
Dl Rave: resta emendamento FI su inappellabilità assoluzione
L'emendamento presentato al decreto anti-Rave da Forza Italia che prevede l'impossibilità per il Pm di fare ricorso in caso di sentenza di assoluzione passa il vaglio di ammissibilità in Commissione Giustizia del Senato.
All'inizio, infatti, si pensava che potesse essere considerato estraneo per materia. Ma siccome anche il Governo ha presentato proposte di modifica alla parte del decreto che riguarda la riforma Cartabia, cioè il processo civile, l'emendamento del capogruppo in Commissione Pierantonio Zanettin resta e verrà messo ai voti giovedì prossimo 6 dicembre.