Donno (M5s): "Pugno allo sterno, fatico a respirare. Squadristi e trogloditi"

Il deputato contro i colleghi di Lega e FdI: "Siamo arrivati al punto che adesso ci picchiano dentro l'aula di Montecitorio". Le due versioni

di redazione politica
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Donno (M5s): "Trogloditi e squadristi. Vanno fermati, sono un pericolo pubblico"

Durante la discussione alla Camera di ieri sull'Autonomia è scoppiata una rissa, ad averne la peggio è stato il deputato del M5s Lorenzo Donno, costretto addirittura ad andare al pronto soccorso. Questa la sua versione dei fatti: "Mi stanno portando in ospedale, - dice Donno dopo l'aggressione a Il Corriere della Sera - ho dolore allo sterno, la camicia strappata, fatico ancora a respirare...". Lo scontro è avvenuto con diversi membri della maggioranza, infastiditi dalla provocazione - a loro dire - di Donno, di sventolare il tricolore e consegnarlo al ministro Calderoli (Lega). I deputati della Lega e di FdI accusati, tra cui Igor Iezzi, considerato il responsabile del pugno a Donno, parlano di "sceneggiata".

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"Io dico - prosegue Donno a Il Corriere - che si dovrebbero vergognare, lui (Iezzi ndr) e i suoi colleghi, ho ricevuto calci ripetuti, un pugno nello sterno, non c’era solo Iezzi in quella ressa, c’erano altri leghisti come Candiani e poi Amich e Cangiano (di Fratelli d’Italia, ndr), ma ho deciso che li denuncio tutti. Quello è stato un atto di puro squadrismo, nel parapiglia ci hanno rimesso anche un commesso, anche un assistente parlamentare, anche loro hanno preso dei pugni. Sono trogloditi e squadristi. Siamo arrivati al punto che adesso ci picchiano nell'aula di Montecitorio. Questa gente non dovrebbe più entrare in Parlamento, chi mi ha colpito rappresenta un pericolo per tutti i cittadini, un pericolo pubblico".

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