Dopo Silvio, Salvini conta meno: con le elezioni Meloni può prendersi tutto

La clamorosa tesi dopo la scomparsa di Berlusconi

di Salvatore Passaro
Politica

Morto Berlusconi, Meloni ora può andare al voto anticipato

Bisognerà uscire dal necrologismo compulsivo per scrivere qualcosa di valore sulla scomparsa di Berlusconi. Si affollano commenti idioti  e luoghi comuni: "Cambia un'epoca, ha fatto cose belle, aveva una grande energia (Morandi e papa Checco... inascoltabili...). La sua storia non ha bisogno di essere raccontata perchè lo è stata già durante tutta la sua vita. È il dopo di lui che bisogna raccontare e vedere. Adesso.

Politica: cambia tutto, scompare il Centro, il Centrodestra e la Lega. Nasce adesso una unica destra. Salvini potrà fare ben poco e il ritorno (meno grande delle aspettative) di Renzi sarà per fare da tutor a quel che resta di Forza Italia. Perchè? Soldi. Non ci sono i soldi di Silvio.

Marina? L'augurio di chi scrive è che si dedichi a una stagione non di lotta ma di guerra vera. Consolidando l'alleanza con Giorgia e attaccando i francesi su più fronti, compreso quello dell'azionariato interno. Solo loro due possono farcela.

In cambio di cosa? Qui si entra nel vivo: appoggio incondizionato alla scomparsa di Forza Italia, semaforo verde per l'etica sovranista e familistica della Post-Fiamma di FDI. Fine della (squallida) epopea tv della 'lobby gay' (quella vera). Senza il palcoscenico della tv non ci sarà il teatro propulsivo degli ultimi anni per il narcisismo esibizionista di gay (uomini, maschi). La fine della teoria gender in Italia. 

Scompare il Centro, culturalmente e quindi politicamente (elettoralmente era scomparso già da tempo) Giorgia va al voto anticipato, ora può farlo sine dubio incassando il consenso vero di un ceto over 50 medio basso che a lei sempre di più guarda non come erede di Silvio ma come svolta del dopo-Silvio.

L'erede non c'è: e chi pensa di imitarlo si metta il cuore in pace. Cairo non ha le tasche larghe nè l'animo brillante del suo ex principale.  Gli altri fanno parte di un establishment che snobba l'elettorato, ricambiato.

A sinistra finiranno tutti a gambe all'aria

Schlein non pervenuta (e non pervenibile). D'Alema ha altro a cui pensare, Bonaccini vede un futuro, De Luca procederà uber alles. I Travaglio, i Fazio, Gruber e via dicendo - la vera sinistra di questo paese - non avranno più finestre, nè ascolto. Fidatevi. In politica i nemici servono. Bisogna tenerseli cari, per chi capisce la citazione.

Economia

Disordine nell'emiciclo significa disordine sotto il cielo. Ora imperverseranno quelli del mondo di mezzo. Saranno loro a voler svendere l'Italia, i banchieri d'affari, i lobbisti, i faccendieri, per qualche tempo e finchè l'età glielo permetterà.

Senza più un centro politico anche il liberismo subirà uno stop. Lo Stato entra di forza e di diritto sempre di più nella vita e nelle tasche degli italiani. Servirà Draghi alla presidenza della Repubblica per gestire al meglio tutto questo, sperando in una sua inversione dell'onere del dna, da ex-banchiere a statista italianista... Mattarella si faccia da parte prima che lo mettano da parte gli anni e i malanni.

L'uomo: Silvio ha potuto ciò che ha voluto

Non si può dire diversamente. L'italia degli anni 50 con lui se n'è andata per sempre oggi. E dopo ben 70 anni, la generazione più lunga mai rimasta al potere. Guidata ispirata dalla stessa leggerezza, balnearità e ottimismo delle teche Rai. Ma viva, forte. Qualcosa di valore che non si vede in chi segue.

La sua vita

Chi parte bonapartista finisce sempre napoleonico. Vero più per Bettino che per Silvio, a cui la vita e la fortuna ha permesso di non finire a Sant'Elena. Perchè sotto il cielo dell'Italia Berlusconi è stato tutto ciò che ha desiderato. Forse meno. Anzi sicuramente.

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