Dossieraggio, Enrico Borghi (Copasir): "Al lavoro per scoprire i mandanti"

Dossieraggio, parla Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e membro del Copasir

Di Alberto Maggi
Enrico Borghi (PD)
Politica

E sul M5S De Raho, "viene a galla il limite vero del trasferimento tout court di magistrati a fine carriera nei ranghi parlamentari"

 

“Le audizioni del Copasir sono secretate per legge, a tutela e a difesa delle istituzioni. Non mi chieda cose che non posso dire“. Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e membro del Copasir risponde così alla domanda di Affaritaliani.it su che cosa emerga dalle audizioni dei procuratori al Copasir sul caso dossieraggio. È un fatto eclatante o una bolla di sapone? “In linea generale, a mio giudizio siamo davanti a fatti gravi perché le istituzioni funzionano sul rispetto di regole e di gerarchie nell’interesse e al servizio delle cittadini. Quando avvengono deragliamenti, ci si deve porre il tema di comprendere fino in fondo l’accaduto per poi agire sul sistema normativo al fine di evitare il riproporsi delle storture. Per questo si deve proseguire nell’approfondimento della comprensione del fenomeno, in tutti i suoi aspetti”.

Secondo lei chi potrebbero essere i mandanti? “E’ dal lavoro che si dovrà compiere che deve giungere la necessaria risposta alla sua domanda”, risponde Borghi. Cafiero De Raho, deputato M5S, dovrebbe dimettersi? “Alla luce di quanto emerso, come abbiamo richiesto noi di Italia Viva dovrebbe partecipare alle riunioni dell’Antimafia in qualità di audito. Dopodiché, viene a galla il limite vero del trasferimento tout court di magistrati a fine carriera nei ranghi parlamentari: troppo spesso, anziché contribuire con la loro esperienza al processo legislativo, trasferiscono il carico di peso corporativo che viene trasferito direttamente all’interno delle istituzioni. E dentro l’evaporazione dei partiti, ormai gusci vuoti privi di capacità selettiva ed elaborativa, si determina quello che abbiamo visto in questi giorni, ma non solo. Peraltro, nelle ore in cui la vicenda Davigo si compie anche in appello, una riflessione profonda su ciò che è accaduto in tutti questi anni in Italia andrebbe pur compiuta”, conclude il capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama.

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