Dossieraggio, FdI: "Sospetto mandante politico, di sinistra e area Pd"

Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato: "La Commissione parlamentare d'inchiesta è l'extrema ratio"

Di Alberto Maggi
Raffaele Speranzon
Politica

"Persino Conte pare sia stato spiato quando era alleato con la Lega e non quando lo era con il Pd, quindi l'interesse era sul posizionamento politico del leader del Movimento 5 Stelle, non sull’uomo"

 

"Siamo assolutamente convinti che si debba fare piena luce e piena chiarezza su questa vicenda". Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato, intervistato da Affaritaliani.it, parla del caso dossieraggio e della Commissione parlamentare d'inchiesta invocata dalla Lega. "Abbiamo la Procura di Perugia che è al lavoro sul caso, la Commissione Antimafia e il Copasir che se ne stanno occupando e in più il ministro della Giustizia può sempre mandare gli ispettori per avere informazioni puntuali rispetto alla correttezza delle azioni messe in atto da parte degli organismi inquirenti. La Commissione parlamentare d'inchiesta è dunque l'extrema ratio anche perché ci sono tempi lunghi per istituirla e in passato in alcuni casi prima che le commissioni d’inchiesta si insediassero e cominciassero a lavorare è passato anche un anno. E noi vogliamo avere risposte molto prima. La Commissione d'inchiesta non è compatibile con la tempistica per avere risposte veloci e adeguate. Non escludiamo questo strumento ma speriamo che non sia necessario perché vogliamo ottenere lo stesso obiettivo, risposte chiare, in tempi rapidi".

Lei che idea si è fatto di questa vicenda, chi c'è dietro il caso dossieraggio? "La domanda è come si suol dire “cui prodest", a chi giova, risponde Speranzon. "Se guardiamo ai nomi delle persone attenzionate e spiate e ai tempi in cui è stata violata la loro privacy c'è il sospetto che ci sia un mandante politico". Di sinistra intende? Area Partito Democratico? "Beh, persino Conte pare sia stato spiato quando era alleato con la Lega e non quando lo era con il Pd, quindi l'interesse era sul posizionamento politico del leader del Movimento 5 Stelle, non sull’uomo. Voglio sperare che non sia così, sarebbe infatti gravissimo, ma scorrendo l'elenco delle persone attenzionate e spiate e i tempi di quanto accaduto è legittimo avere il sospetto che ci sia dietro un mandante politico dell'area di sinistra e che fa riferimento in qualche modo all'area del Pd. E questo sarebbe di una gravità inaudita”, conclude.

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