Dossieraggio, Lega: "Regia dell'area Pd. De Benedetti tessera numero uno..."

Il senatore della Lega e membro del Copasir Claudio Borghi ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi
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Claudio Borghi
Politica

"I miei dati da quanto ho saputo sono stati spiati nell'agosto del 2022 quindi esattamente prima delle elezioni politiche"

 

"Oggi al Copasir, di cui io sono membro, ci saranno due audizioni importanti, del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, e del procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo", spiega ad Affaritaliani.it il senatore della Lega e membro del Copasir Claudio Borghi. "La prima cosa da dire è che c'è stata certamente una errata organizzazione delle strutture, visto che a quanto mi risulta già ieri in Commissione Antimafia Melillo ha spiegato di aver innalzato i presidi di sicurezza sull'accesso alla massa di dati. Questo vuol dire che chi c'era prima di lui non aveva fatto abbastanza e stiamo parlando di Federico Cafiero De Raho, ex presidente dell'Antimafia e oggi deputato del Movimento 5 Stelle. La cultura politica sappiamo bene qual è: sono tutti colpevoli, indaghiamo a tappeto e mi pare abbastanza ovvio che Pasquale Striano, il luogotenente della Guardia di finanza, non fosse l'unico ad avere accesso ai dati. L'obiettivo è quello di combattere la Mafia ma poi c'è stato dell'altro e il problema e la domanda soprattutto è quale sia la regia, chi ci sia dietro". 

"Nel cercare di scoprire il malaffare - sottolinea Borghi - intanto venivano costruiti dossier falsi su operazioni sospette che non sono assolutamente un reato. Faccio un esempio, Se vado in giro con occhialoni neri posso anche essere sospetto ma la cosa non è certo illegale, al massimo per togliersi i dubbi mi possono chiedere i documenti. Mi spiego meglio: operazioni bancarie non abituali le possono far tutti per svariati motivi, come ad esempio un prestito a un parente o un amico o l'acquisto di automobile. Sono operazioni sospette ma quasi sempre assolutamente lecite che se mai possono condurre ad ulteriori accertamenti, ma in sé non vogliono dire ancora nulla. Se uno però le spia abusivamente, per costruirci un titolo di giornale suggestivo che richiami il malaffare per screditare qualcuno, ecco che scatta il problema per la democrazia. I miei dati da quanto ho saputo sono stati spiati nell'agosto del 2022 quindi esattamente prima delle elezioni politiche. Non hanno trovato alcuna operazione sospetta perché la mia attività bancaria è del tutto noiosa ma se ci fosse stato qualcosa avremmo letto un bel titolo de Il Domani del tipo 'Esclusivo, i vorticosi giri di denaro del leghista Borghi al vaglio dell'Antiriciclaggio. Notizia che sarebbe stata solo formalmente vera ma in realtà costruita ad arte con il solo intento di screditare un esponente politico scomodo e questo si chiama dossieraggio. E se queste operazioni vengono svolte per influenzare le elezioni capite bene il problema".

La domanda che tutti si fanno, chi c'è dietro? "Il faro di queste operazioni ossessive è su personaggi in particolare del Centrodestra o Renzi e renziani, quindi usciti dal Partito Democratico. E se pensiamo che il giornale che sembra essere il veicolo di questi dossier, Il Domani, è di proprietà di De Benedetti tutto fa pensare che dietro ci sia una regia politica intorno all'area del Pd. Non mi aspetto un coinvolgimento diretto del partito, sarebbe ancora più grave, ma è un fatto che queste operazioni sembrano mirate a colpire gli avversari politici del Pd. D'altronde non dimentichiamoci che De Benedetti è noto come la tessera numero uno del Partito Democratico", conclude il senatore della Lega Borghi.