Draghi esclude scostamento e recessione: "Aiuti senza mettere a rischio conti"

Sostegno al lavoro, alle famiglie e alle imprese: il premier Mario Draghi dopo il via libera al Dl Aiuti ter ribadisce l'agenda sociale del suo esecutivo

Mario Draghi
Politica
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Draghi in conferenza stampa: "Non prevediamo uno scostamento di bilancio. Garantiamo aiuti senza mettere a rischio i conti pubblici" 

Dall'alluvione che si è abbattuto nella notte nelle Marche al decreto Aiuti ter, dall'importanza della messa a terra dei progetti legati al Pnrr all'avvio di un rallentamento dell'economia, ma non di una recessione: il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto Aiuti ter, ha ribadito che ha chiarito che "sostegno all'occupazione, alla crescita, alle famiglie, alle imprese e ai più deboli questa è l'agenda sociale del governo che ho presieduto”.

“Con un importo di 14 miliardi euro che si aggiungono ai quasi 50 stanziati nei mesi scorsi, ha chiarito Draghi, arriviamo a una cifra superiore ai 60 miliardi di euro, il 3,5% del Pil, che ci pone tra i Paesi che hanno speso di più in Europa. L'Italia è ai primissimi posti nella spesa per il sostegno all'economia".

E sull'alluvione, abbattutosi nella notte sulle Marche, il premier ha ribadito il pieno sostegno del governo nei confronti della comunità, sottolineando che che “Il Cdm ha deliberato lo stato d'emergenza per la Regione Marche e previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro per i primi interventi. Ho assicurato al presidente Acquaroli che il governo fara' tutto quanto sara' necessario". 

Tornando al Dl Aiuti ter, Draghi ha poi rimarcato che la somma “ricca” messa in campo ha l'obiettivo di aiutare famiglie e imprese, al netto della crisi energetica e dell'aumento del costo di bollette e vita. Ma ciò non andrà a ledere i conti pubblici. “L'andamento dell'economia Italia, migliore delle aspettative, ci consente di aiutare gli italiani senza mettere a rischio i conti pubblici e causare tensioni sui mercati, escludendo qualsiasi scostamento di bilancio", ha detto Draghi. 

In particolare, “il sistema bancario nella personalità di alcune grandi banche ha mostrato disponibilità a lavoarre per il Paese”, ha sottolineato il premier, spiegando che nel Dl Aiuti Ter vi è una norma che prevede per le aziende, per affrontare il caro energia, "prestiti al tasso del Btp senza commmissioni aggiuntive agli imprenditori che si presenteranno per il pagamento della bolletta ma anche per il capitale circolante. La garanzia sarà gratuita. Siccome la rateizzazione delle bollette è complicata questo equivalente a una rateizzazizione".

In tale scenario, per il premier, è sempre più necessario dare il via libera al rigassificatore di Piombino, definito "essenziale", in quanto si tratta di una “questione di sicurezza nazionale". Inoltre, è importante che "proseguino le riforme del Pnrr. Il Governo non crea crescita, deve creare un ambiente favorevole. La crescita la fanno gli italiani", ha detto Draghi. Per la crescita "le previsioni internazionali prevedevano 3 e siamo già a 3,5, l'anno prossimo prevedono una mezza recessione, ma il Fmi vede uno 0,6%. Chiaramente c'è un rallentamento ma ancora non credo si possano vedere i sintomi di una recessione", ha chiosato Draghi.