Draghi mette sul piatto 13 mld per il salario minimo. La mossa piace al M5s

Il premier cerca di scongiurare la crisi ma ormai è una corsa contro il tempo, giovedì i grillini potrebbero decidere di staccare la spina

Politica
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Draghi tenta di scongiurare la crisi, il piano per trattenere Conte

La crisi di governo con il passare delle ore si fa sempre più concreta. Conte attende risposte entro mercoledì, se nessuna delle richieste del M5s sarà soddisfatta i grillini non voteranno il Dl Aiuti al Senato e di conseguenza il premier considererebbe chiusa l'esperienza di governo. Si ipotizza che potrebbe salire al Colle da dimissionario per poi probabilmente essere rimandato da Mattarella in Parlamento per la verifica dei numeri. Uno scenario - si legge sul Fatto Quotidiano - che il premier vorrebbe evitare. Ieri Draghi e Mattarella hanno parlato per un'ora. Il primo è sempre più stanco e irritato per la situazione in cui si trova, tra le richieste dei Cinque Stelle e il centrodestra pronto a presentare il conto. Il secondo per l’ennesima volta sta cercando di capire se ci sono dei margini per salvare la legislatura, pur se consapevole che la questione è tutta politica.

Al Quirinale - prosegue il Fatto - non si è ragionato di scenari futuri, un indizio che fa capire come Draghi sia favorevole – come dicono al Colle – ad andare incontro a parte delle richieste dei Cinque Stelle. Si parla di una cifra che va dai 13 miliardi in su per le politiche sociali. Oggi, infatti, il premier incontrerà i sindacati. Sul tavolo ci sono salario minimo, cuneo fiscale e rinnovo dei contratti. Temi di cui Draghi ha parlato con Orlando. L’ex Bce proporrà come salario minimo legale quello individuato, settore per settore, dal contratto di lavoro nazionale firmato dalle associazioni sindacali più rappresentative. Ci sono già vari disegni di legge in Parlamento, di cui uno a firma Nunzia Catalfo, da cui si potrebbe partire.