Draghi, pronto altro siluro ad Arcuri: via da Invitalia, dentro Mattarella jr
Arcuri starebbe lasciando Invitalia, perché indagato per abuso d’ufficio e peculato nel caso mascherine, e al suo posto si pensa a Bernardo Mattarella
Domenico Arcuri è ancora amministratore delegato di Invitalia, seppur siano passati 3 giorni dalla notizia dell'indagine per abuso d'ufficio e peculato sulle mascherine irregolari arrivate dalla Cina. La Verità aveva già anticipato che il governo vuole sostituirlo entro la fine dell'anno, ma nelle ultime ore, riporta sempre il quotidiano, l’idea sembra concretizzarsi.
Il numero 1 di Invitalia starebbe per lasciare, dopo 14 anni, “la sua roccaforte conquistata nel 2007 durante il governo di Romano Prodi”, e con la nomina di un commissario potrebbero prendere il via alcune riforme dell'agenzia controllata dal ministero dell'Economia, dove però Arcuri sembra godere ancora di stima.
Tra le ipotesi ventilate da La Verità, quella di una fusione con Consip (Centrale acquisti della pubblica amministrazione), ma anche quella di dividerla o spacchettarla, cedendo alcune parti a Cassa depositi e prestiti.
“Non sarà facile smantellare una struttura dove Arcuri ha comandato così a lungo”, scrive il quotidiano, ma il nome più papabile sembra essere quello di Bernardo Mattarella, nipote del presidente della Repubblica e amministratore delegato della Banca del Mezzogiorno - Mediocredito centrale, controllata da Invitalia.
A quanto pare, Mattarella jr sarebbe uno dei profili più graditi a Palazzo Chigi, ma non è l’unico che aspira a prendere il posto di Arcuri: tra gli altri, Domenico Tudini, attuale Cfo di Invitalia, e, sempre secondo quanto riportato da La Verità, Marco Bellezza, che nel 2020 ha preso il posto di Tudini in Infratel.
A quanto sembra, però, la nomina non sarà collegiale come preferito durante i governi Conte, e ci si aspetta che venga deciso un nome che potrebbe scontentare sia destra che sinistra.
Bernardo Mattarella