Draghi striglia di nuovo l'Europa. E chiede più dazi sull'import cinese

L'ex premier: "I governo dovranno fare scelte difficili"

di Redazione
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Draghi: "In Ue c'è immenso bisogno di investimenti"

Come può l'Ue "continuare con dazi alle importazioni dalla Cina, sulle auto, al 10%, mentre gli Usa hanno il 27%, e mentre Donald Trump, se verrà eletto, ha già detto che imporrà dazi del 67%?". Lo ha detto l'ex presidente della Bce e del Consiglio Mario Draghi, apprende l'Adnkronos, incontrando i presidenti delle commissioni del Parlamento Europeo oggi a Strasburgo. 

UE: DRAGHI, 'PER FAVORE FATE QUALCOSA, NON SI PUO' DIRE SEMPRE NO' - "All'Ecofin informale di Gand, sabato scorso, "mi hanno chiesto 'qual è l'ordine in cui tutte queste riforme andrebbero fatte'? Non ho idea di quale sia l'ordine, ma vi posso dire solo una cosa: per favore, fate qualcosa. Fate qualcosa: scegliete voi che cosa, ma fate qualcosa. Non potete passare altro tempo dicendo di no a tutto". Lo ha detto, apprende l'Adnkronos, l'ex presidente della Bce Mario Draghi ai presidenti delle commissioni del Parlamento Europeo, a Strasburgo. "I soldi - ha aggiunto - sono solo un aspetto del problema. L'altro aspetto è una profonda rivisitazione delle regole che abbiamo costruito e sulle quali abbiamo lavorato. Il mercato unico è un altro esempio: le chiamavamo riforme strutturali. E' quello che dobbiamo fare ora: riforme strutturali, a livello di Unione Europea. Il mercato unico è altamente imperfetto: ci sono centinaia di direttive che non vengono attuate, o che vengono attuate in modo diverso a seconda dei Paesi". "Il mercato elettrico - ha proseguito - è un altro settore cui dobbiamo guardare, perché chiaramente l'Europa non può essere competitiva, se paghiamo l'elettricità tre volte tanto quanto costa negli Usa e il gas naturale cinque o sei volte tanto. Ci sono molte cose che dobbiamo fare, delle quali i soldi sono solo una", ha concluso.

Draghi, 'in Ue c'è immenso bisogno di investimenti' - Mario Draghi, incaricato di stilare il rapporto sulla competitività dalla Commissione Ue, ha incontrato all'Eurocamera i presidenti delle commissioni parlamentari. Lo scambio ha mostrato quanto sia globale e complessa la strada da percorrere per recuperare la nostra competitività, in particolare in termini di mobilitazione del massiccio fabbisogno di investimenti. Draghi ha sottolineato la necessità di essere competitivi per mantenere i nostri sistemi di welfare e preservare i nostri valori fondamentali. L'ex premier ha chiesto di ritrovare la capacità di agire collettivamente e per l'interesse collettivo.

Draghi a Pe: governi e Ue dovranno fare scelte difficili - "Guardando al futuro, sono convinto che le nostre istituzioni debbano riflettere su come migliorare il proprio funzionamento e sviluppare ulteriormente gli strumenti di governance e di regolamentazione a nostra disposizione. Fondamentale a questo scopo sara' costruire il consenso politico necessario per raggiungere un accordo su questioni cruciali. Queste domande comporteranno discussioni difficili che richiederanno alle nostre istituzioni e ai governi nazionali di fare scelte difficili. Sono queste decisioni che determineranno la capacita' dell'Europa di tenere il passo con i suoi concorrenti globali negli anni a venire". Lo ha dichiarato l'ex presidente della Bce ed ex premier, Mario Draghi, nel suo intervento alla conferenza dei presidenti delle commissioni del Parlamento europeo a Strasburgo. Nel suo confronto con gli eurodeputati Draghi - a quanto si apprende - ha spronato i politici europei a fare le riforme necessarie. "Non si puo' di sempre di no", ha criticato.