Conte lascia il governo? Draghi va avanti. Al voto se anche Salvini strappa
L'obiettivo di Mattarella: elezioni politiche a maggio 2023
Elezioni politiche 2023, Europa e mercati vogliono Draghi al governo. E solo Draghi
"Sostegno al governo nel limite delle nostre battaglie". Giuseppe Conte, dopo la scissione interna di Luigi Di Maio, conferma sempre la fiducia al premier Mario Draghi lasciando però spazio a un piccolo ma, a un però. Come se la fiducia fosse al 99%, ma non al 100. Uno spiraglio aperto c'è sempre per lasciare la maggioranza e ritirare i ministri dall'esecutivo. Ma anche se Conte dovesse strappare, non ci sarebbe alcuna crisi di governo e non si andrebbe alle elezioni politiche anticipate a ottobre.
Fonti qualificate del Pd e di Forza Italia ne sono certi. Numericamente il governo avrebbe una solida maggioranza sia alla Camera sia al Senato e per i Dem l'imbarazzo di avere nella Lega la prima forza parlamentare c'è già oggi con la nascita di Insieme per il Futuro. L'unica possibilità per andare al voto in ottobre è che, insieme all'eventuale uscita di Conte, ci sia anche quella di Matteo Salvini.
"Abbiamo approvato la riforma Cartabia e il ddl concorrenza, fondamentali per il Pnrr. E' in arrivo il Dl Aiuti, stiamo aiutando le famiglie abbattendo ancora il prezzo delle bollette e della benzina alla pompa del gas, che senso avrebbe staccare la spina adesso? Il Parlamento non è immobile, sta lavorando velocemente", sottolinea un deputato del Pd. E' chiaro, però, che se il duo Conte-Salvini dovesse uscire, sia numericamente sia politicamente sarebbe estremamente complicato andare avanti.
Ma al momento questa ipotesi sembra lontana. Non solo. Mattarella, come i suoi predecessori, farà di tutto per arrivare alla fine della legislatura con le elezioni probabilmente a maggio 2023 e non a marzo. Ci sono poi i mercati e l'Europa che in questa fase di guerra tifano più che mai per la stabilità e per Draghi a Palazzo Chigi il più a lungo possibile.