Elezioni, 978 i comuni alle urne. Ecco i 26 capoluoghi di provincia

Elezioni comunali/ Guida al voto: urne aperte domenica dalle 7 alle 23

Politica
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Sopra i 15.000 abitanti eventuale ballottaggio domenica 26 giugno


Elezioni comunali domenica 12 giugno, insieme ai cinque referendum sulla Giustizia. 978 i Comuni dove si eleggerà un nuovo sindaco, per un totale di quasi 9 milioni di italiani chiamati alle urne.

Nei Comuni con più di 15.000 abitanti, laddove si rendesse necessario un ballottaggio questo si terrà due settimane dopo il primo turno delle amministrative, ovvero in data domenica 26 giugno.

Per quanto riguarda gli orari, i seggi saranno aperti nella sola giornata di domenica dalle ore 07 fino alle ore 23. Per gli elettori positivi al Covid, sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare, e per tutti coloro che si trovano in condizioni di isolamento, si prevedono modalità operative e di sicurezza che consentano, anche a tali soggetti, di poter prender parte attiva alle consultazioni.

Una volta chiuse le urne ci sarà prima lo spoglio per quanto riguarda i cinque referendum in programma e poi, a partire dalle ore 14:00 di lunedì 13 giugno, inizierà lo scrutinio delle amministrative.

In totale saranno ventisei i capoluoghi o co-capoluoghi di provincia, di cui quattro anche di regione (Genova, L’Aquila, Palermo e Catanzaro), chiamati al voto:

Alessandria
Asti
Barletta
Belluno
Catanzaro
Como
Cuneo
Frosinone
Genova
Gorizia
L’Aquila
La Spezia
Lodi
Lucca
Messina
Monza
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Piacenza
Pistoia
Rieti
Taranto
Verona
Viterbo

Le altre principali città italiane non capoluogo interessate dalle elezioni amministrative 2022 sono: Torre Annunziata, Nocera Inferiore, Ischia, Sesto San Giovanni, Martina Francae Carrara.

Scheda elettorale per i Comuni superiori a 15 mila abitanti - Per rinnovare sindaco e amministrazione delle città più grandi, ovvero sopra i 15 mila (che in questa tornata sono 142 dei 978 comuni alle urne), si può mettere una X sul nome del candidato sindaco e su una delle liste che lo appoggiano (e il voto andrà sia al sindaco che alla lista). Oppure si può votare solo il candidato sindaco (e il voto non si estende ad alcuna lista). Se si mette la X solo sulla lista, il voto andrà anche al candidato sindaco che quella lista sostiene. Ma è consentito anche il voto disgiunto: si può segnare la X su un candidato sindaco e su una lista che ne appoggia uno diverso. Fino a due le preferenze che è possibile esprimere, ma per non vedersi invalidare la seconda occorre che siano di genere diverso, femmina/maschio.

Scheda elettorale per i Comuni tra 5 mila e 15 mila abitanti - Nei Comuni dai 5 mila abitanti in su, è prevista una sola preferenza segnando accanto alla lista scelta il cognome e nome (in caso di omonimia) del candidato consigliere. Nei Comuni sotto i 15 mila abitanti non si può fare il voto disgiunto.

Scheda elettorale per i Comuni inferiori 5 mila abitanti - Per i Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti il voto si esprime mettendo una X sul candidato sindaco.