Elezioni, è derby tra gli ex amici Calenda-Bonino: volano stracci liberali

Eppure, Europa e Azione, i loro partiti, erano addirittura federati. Fino a che, in una domenica agostana, Calenda non ha deciso di rompere con il Pd...

Di Giuseppe Vatinno
Emma Bonino
Politica
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Elezioni 2022, c'è lo scontro Bonino vs Calenda: gli ex amici si sfidano in un derby all'ultimo liberalismo

Avete preparato i popcorn? Le elezioni del 25 settembre ci regalano un bellissimo derby e cioè lo scontro tra due ex amanti, tra due ex amici, tra due ex. Da una parte abbiamo l’immarcescibile Emma Bonino, radicale, furba e scaltra vecchietta della politica che dall’alto della sua esperienza ha la tendenza a mettere tutti nel sacco. Dall’altro lato abbiamo il Churchill dei Parioli, il nipotino di Luigi Comencini, il raccomandato in Ferrari, l’uomo che sussurrava a Confindustria: Carlo Calenda.

Come è noto, fino a poco tempo fa i due andavano molto d’accordo tanto che +Europa e Azione, i loro partiti, erano addirittura federati. Si invitavano a vicenda, lui e la Bonino, a mangiare tartine imburrate al salmone nel Centro Storico (dove abita lei) o ai Parioli (dove abita lui). Con i lacrimoni agli occhi guardavano dai tetti i poveri lavorare e si commovevano per loro. Che ci volete fare? Sono liberali e i liberali sono ricchi e vivono in posti bellissimi e fanno la doccia con lo champagne.

Poi che ti fa quel mattacchione di statista in diretta da Lucia Annunziata una afosa domenica di agosto? Ti rompe il patto sottoscritto appena tre giorni prima e scappa a fare una lavatrice con la moglie (ognuno ha le sue perversioni) e poi nelle braccia di Renzi (idem). A questo punto apriti cielo!

La Bonino e Della Vedova -che sono radicali ma non fessi- stigmatizzano l’accaduto e dicono chiaramente che loro restano con il Pd, che tanto la Bonino un posto con loro lo trova sempre, c’ha l’abbonamento e se succede qualcosa c’ha pure Berlusconi. È la fortuna di essere liberali, puoi andare con tutti.

Poi il perfido Letta impone alla Bonino il derby con Calenda proprio per il seggio al Senato di Roma Centro. La sfida –a colpi di tartine- portata nella tana del nemico. Tra l’altro, la cosa fa incazzare come una biscia la senatrice Monica Cirinnà, quella della “cuccia magica” che sforna bigliettoni da 500 euro a go go. Per colpa della Bonino deve migrare nel collegio di Ostia, una vera schifezza e soprattutto niente più tartine imburrate.

E lì si apre un piccolo dramma nel dramma, di cui ci siamo già occupati con una storia di gladiatori e colf impertinenti e linguacciute. Ma torniamo ai due. La vecchietta aveva menato duro, peggio di Jack La MottaRobert De Niro in Toro Scatenato: “In tutta la mia lunga vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e pure truffaldino".

A quel punto il Churchill di Piazza Euclide ha replicato: “Emma, io sono una persona educata. Ho avuto per te solo parole di stima. Cerca però di non perdere il controllo di te stessa. Grazie". Insomma volano stracci liberali nel cielo tra Piazza Navona e Piazza Euclide. C’eravamo tanto amati…Ma resta il fatto che fra poco assisteremo allo spareggio: meglio di un Roma - Lazio o di un InterMilan. Vicende come queste fanno riconciliare gli italiani con la politica.