Elezioni europee, affluenza a picco decisiva: due partiti tremano. Ecco quali

Elezioni europee, per gli esperti 15-16% di affluenza in meno rispetto alle Politiche. Ecco chi potrebbe penalizzare questo tonfo

Di Alberto Maggi
 Antonio Tajani - Giuseppe  Conte - 
Politica

Affluenza attesa più bassa al Sud, anche per la variabile meteo. E a tremare sono Movimento 5 Stelle e Forza Italia

 

Ci siamo quasi. Pochissimi giorni e finalmente si aprono i seggi per le elezioni europee. Urne aperte sabato dalle ore 15 alle 23 e domenica dalle 7 alle 23. Poi lo scrutinio delle schede. Come noto, la pubblicazione dei sondaggi è assolutamente vietata ma i partiti continuano a studiare i sentiment e a cercare di capire che cosa potrebbe accadere questo weekend. Stando ai rumor che arrivano da Fratelli d'Italia e dal Pd, le due principali forze politiche, la convinzione è quella di una polarizzazione del voto e quindi dello scontro Giorgia Meloni - Elly Schlein che dovrebbe/potrebbe premiare soprattutto i due partiti maggiori, di maggioranza e di opposizione. Ma sono soltanto sensazioni senza alcuna conferma scientifica.

C'è un dato però che spaventa soprattutto alcuni forze politiche più di altre, che anzi potrebbero essere avvantaggiate, ed è l'affluenza alle urne. Prima del blackout sui sondaggi i dati erano più o meno cristallizzati sui valori delle Politiche 2022 con una partecipazione del 63,91% (record negativo per il Parlamento). Ora quasi tutti i sondaggisti stimano un'affluenza attorno al 50%, forse anche inferiore. E quindi come impatterà quel 15-16% in meno di votanti sui risultati delle Europee?

C'è un altro dato da tener conto che è fondamentale. L'affluenza, dicono gli esperti, potrebbe essere particolarmente bassa soprattutto al Sud e, elemento non banale, mentre al Nord il meteo prevede il ritorno dei temporali per il weekend, sfavorendo così gite e viaggi, nel Mezzogiorno ci sarà l'alta pressione e temperature sopra i 30 gradi proprio nel primo weekend con le scuole chiuse. Ingrediente perfetto per andarsene al mare a godersi il primo sole e il primo caldo estivo.

Se queste previsioni fossero confermate, una partecipazione alle elezioni particolarmente bassa al Sud e più alta al Nord danneggerebbe soprattutto, a livello nazionale, il Movimento 5 Stelle che proprio nel Mezzogiorno ha il suo più forte bacino elettorale, formato in gran parte dagli "orfani" del reddito di cittadinanza. Mentre al Nord, Lombardia e Veneto in testa, stando ai sondaggi pre-blackout, i pentastellati erano molto debole e sotto la doppia cifra.

Ma attenzione, anche Forza Italia ha il suo maggior consenso soprattutto nelle regioni meridionali, come dimostrano perfettamente le ultime elezioni regionali dei mesi scorsi. E il dato sull'affluenza potrebbe penalizzare il partito di Antonio Tajani e favorire invece la Lega che al Nord, nonostante un calo rispetto ad esempio al record delle Europee 2019, ha certamente percentuali molto più alte che al Sud (Matteo Salvini, grazie anche al generale Roberto Vannacci molto forte - dicono - Centro punta a migliorare il dato delle Politiche e alla doppia cifra).

Per il resto c'è grande ottimismo per il superamento dello sbarramento del 4% tra i renziani di Stati Uniti d'Europa mentre qualche preoccupazione si respira in casa Calenda-Azione. Cauto ottimismo sempre tra i partiti minori per Alleanza Verdi Sinistra.

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