Elezioni exit poll: chi ha vinto e chi ha perso. Risultati clamorosi

Elezioni comunali exit poll: Genova, Bucci rieletto al primo turno. A Padova Csx vicino al 50%

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Elezioni comunali, le stime di Alessandro Amadori per Affaritaliani.it

Oggi, domenica 12 giugno, si è votato dalle 7 alle 23 per le amministrative in 971 municipi e per 5 referendum in tema di giustizia. A fine mattinata, era andato alle urne il 17,64% (non comprendendo Friuli-Venezia Giulia e Sicilia). Che tendenze sono emerse nel giorno del voto? Su quasi mille Comuni, prendiamone in considerazione alcuni di più “emblematici”: Genova, Padova, Palermo, Parma e Verona.

In queste importanti città, le tendenze registrate durante la giornata di voto sono state le seguenti. A Genova, il centrodestra guidato dal sindaco uscente Marco Bucci dovrebbe mantenere un importante vantaggio: 55% circa contro il 40% circa del principale competitor (il candidato sindaco progressista Ariel Dello Strologo). Bucci potrebbe dunque essere riconfermato al primo turno.

D’altro canto, a Padova dovremmo trovare la situazione opposta, con il sindaco uscente di centrosinistra Sergio Giordani in vantaggio (49% a 47%) sullo sfidante di centrodestra Francesco Peghin, e dunque con la possibilità di vincere anch’egli al primo turno.

Nelle altre tre città, il quadro emergente è quello di altrettanti probabili ballottaggi. A Palermo, il centrodestra dovrebbe essere in vantaggio, con Roberto Lagalla al 40% e Franco Miceli al 37%. A Parma, invece, troviamo in vantaggio il candidato di centrosinistra Michele Guerra (attorno al 40%), sia su quello di centrodestra (Pietro Vignali) che sul terzo principale sfidante, il “civico” Dario Costi.

A Verona, sempre in un’ottica assolutamente prevalente di ballottaggio, il candidato di centrosinistra Damiano Tommasi, col 37% circa, è in vantaggio sia sull’ex sindaco Flavio Tosi (al 32% circa) che sul candidato ex leghista Federico Sboarina (attorno al 30%). Lo “stallo” veronese vede in realtà come elemento di interesse il duello, interno al centrodestra, fra Sboarina e Tosi.

In sintesi, dovremmo avere una città (quasi sicuramente) al centrodestra (Genova), una (forse) al centrosinistra (Padova) e tre città che vanno al ballottaggio, due con il centro-sinistra favorito (Parma e Verona)  e una con il centrodestra favorito (Palermo).

Sempre che queste tendenze siano confermate, domani a commentare i risultati probabilmente avremo un centrodestra con un importante problema di alleanza da costruire al proprio interno, e un centrosinistra che può vincere soltanto se riesce a contare su un campo “allargato” (che includa il M5S). Il rompicapo delle prossime elezioni politiche 2023 diventa sempre più affascinante.

 

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