Elezioni, il Quirinale pronto a fare muro su Salvini agli Interni

Sul Colle tira aria di forte perplessità su un eventuale ritorno del “capitano” al ministero degli interni

L'opinione di Pietro Mancini
Politica
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Giorgia Meloni ha detto, ieri, al Corriere della Sera: “Salvini ? Critica più me degli avversari”. Il 25 settembre, nelle cabine, non ci sarà solo la sfida tra la nuova, rampante leader del Centrodestra e il pacato (forse troppo) Enrico Letta, ma anche il match tra i due attuali alleati, amici mai, canterebbe Antonello Venditti, tifoso, come Giorgia, della Roma.

Come non pochi osservatori e lettori, io ritengo improbabile che la nuova inquilina di Palazzo Chigi affidi un dicastero tanto delicato (e che maneggia dossier fondamentali e segretissimi per la sicurezza nazionale), come il ministero degli Interni, a Matteo Salvini.

Cioè al successore di Bossi, considerato fin troppo vicino alla Russia di Putin (l'accordo tra Lega e Russia unita è tuttora in vigore). Meloni, ben consigliata da Guidone Crosetto, è consapevole che per l’Italia, membro importante della Nato, equivarrebbe ad un clamoroso autogol. 

Inoltre, sul Colle, tira aria di forte perplessità su un eventuale ritorno del “capitano” al ministero degli interni. E Meloni ha già promesso che non andrà contro la volontà del Quirinale sui ministeri più importanti. E ci sono fin troppe beghe giudiziarie, per quanto riguarda le tematiche legate all'immigrazione.