Elezioni, il timbro con la data 2025 e Roberta che diventa Roberto. Stranezze

Una transgender si lamenta del registro maschi-femmine, si prende della "pazza" e querela lo scrutatore. Una donna di Chieti alle prese con Covid e burocrazia

Politica
Condividi su:

Elezioni, gli inconvenienti alle urne: il caso Loi (Lega) a Cagliari

Le prime elezioni italiane della storia a settembre si sono concluse. Il verdetto elettorale è stato netto e inequivocabile, a trionfare è stato il centrodestra con il 44,5% dei consensi, battuto nettamente il centrosinistra, fermo al 26,5%. Fdi ha ottenuto la stessa percentuale dell'intera coalizione guidata da Enrico Letta. Ma alle urne - si legge sul Corriere della Sera - si sono verificate anche diverse stranezze. Alcuni elettori, ad esempio, si sono ritrovati a votare già per le elezioni del 2025: per un errore sul timbro della scheda elettorale è stata inserita la data del 25 settembre 2025. È accaduto al seggio numero 2 di Santo Stefano al Mare (Imperia). Mentre a Cagliari c’è il caso dell’errore del nome, sbagliato, della candidata della Lega Roberta Loi: nel plurinominale per il Senato, al posto di Roberta, è stato stampato il nome di Roberto. Per il momento nessun intervento ufficiale.

Litigata in un seggio - prosegue il Corriere - tra una votante e uno scrutatore. "Ho chiesto che fosse messo a verbale che la divisione dei seggi in file uomini e donne è lesiva della privacy delle persone transgender. Uno degli scrutatori ha chiamato le forze dell’ordine. E mi ha dato della pazza». A denunciare l’episodio è un'avvocata e attivista Lgbtq+, annunciando querela per l’uomo. Ma c'è anche chi si è preso il Covid a ridosso del voto. "L'ho già avuto, sono vaccinata e sabato sono risultata positiva. Mai avrei pensato che, dopo tutte queste peripezie, non avrei potuto votare». Questa la testimonianza di una quarantenne di Francavilla al Mare (Chieti). Chi ha il Covid, secondo le linee guida del Viminale, può votare, facendo pervenire al sindaco, tra il decimo e il quinto giorno antecedente le elezioni, la richiesta di esprimere il voto dal domicilio, con un certificato che attesti la positività.