Elezioni in Francia: bellezza o maschera della democrazia?

Il sistema elettorale francese ha dato prova di come al di là delle Alpi sia possibile tutto e- a distanza di una settimana- il suo contrario...

di Daniele Marchetti
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Elezioni in Francia: bellezza o maschera della democrazia? A fare i conti sarà l'economia transalpina. Il commento 

Dalla padella (direttamente) nella brace.  E a fare i conti con i risultati delle elezioni francesi sarà l'economia transalpina già osservata speciale dell'Europa e -da domenica- sotto la spada di Damocle di Jean-Luc Mëlenchon: il Fausto Bertinotti francese ed acerrimo nemico di Emmanuel Macron. Tutto frutto della "non politica", della tattica dell'«argine democratico» e non piuttosto della forza delle idee, dell'attrattività dei programmi e dell'autorevolezza degli uomini.

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Del resto il sistema elettorale francese ha dato prova di come al di là delle Alpi sia possibile tutto e -a distanza di una settimana- il suo contrario. Chissà se sia la bellezza o, piuttosto, la maschera (anche un poco beffarda) della democrazia. Una cosa è certa: all’apertura delle olimpiadi, la Francia si presenterà al mondo con un "governo di emergenza", ma non con un "Presidente dimezzato" come pronosticato da più parti.

Tutt’altro; Macron appare sempre più il “dominus” assoluto della politica francese. Tanto che -è facile da immaginare quel governo d’emergenza che presiederà sul sereno svolgimento delle gare olimpiche, con ogni probabilità e per l’abilità tattica (la politica è un’altra cosa!) dell’inquilino dell’Eliseo, si trasformerà come per magia in un governo tecnico: ciò che in Italia si direbbe "governo del Presidente"; l'escamotage più ovvia ad una palese ingovernabilità.

E quell’antidoto pensato per arginare il Rassemblement National e la sua leader Marine Le Pen tornerà utile -come il pane- per mettere le briglie al Fronte Nazionale e gestire un recalcitrante Mëlenchon. Ancora una volta in Francia vince il sistema, non la politica. Un sistema istituzional-elettorale che sembra confinale la democrazia alle soglie dell'Eliseo.