Elezioni, la Raggi sparisce in piena campagna: ecco quanto tiene alla politica
Ma il fatto che abbia staccato la spina proprio ora non è così strano ai romani, abituati alla sua politica quando era prima cittadina della Capitale
Lapresse
Elezioni, mentre tutti si "sberlano" Virginia Raggi preferisce andare al mare: l'ex sindaca di Roma sparita in piena campagna elettorale
Lei è fatta così, si sa. Mentre il mondo della politica è un calderone ribollente che attira l’attenzione mondiale, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi è data per dispersa, avendo fatto furbamente perdere le tracce di sé dall’11 agosto, dopo un post che aveva suscitato diverse polemiche. Si trattava di una sua comparsata ai mondiali di nuoto per acchiappare un po’ di visibilità riflessa che non fa mai male:
Ma Virginia quando sente odor di vacanza fugge come una lepre marzolina e si va a gustare il suo tè sulla spiaggia di Marina Piccola di Ardea, vicino Roma dove possiede una piccola ma graziosa casa. Tuttavia rispetto al passato per lei tutto è cambiato e se solo un anno fa era paparazzata in continuazione da fotografi vogliosi di beccarla in bikini ora non se la fila più nessuno.
Sic transit gloria mundi, dicevano gli antichi. Passati i bei tempi delle prime pagine su “Gente” e “Chi” in cui faceva sfoggio di un costume nero con un pomodoro disegnato sul reggiseno ora si deve accontentare del tran tran quotidiano comune a tutti bagnanti. Quello che colpisce è però il fatto che la Raggi riveste ancora un ruolo importante nei Cinque Stelle essendo nel Comitato di Garanzia del Movimento con il presidente della Camera Roberto Fico e Laura Bottici.
Sebbene sia nota la sua velenosa polemica politica con Giuseppe Conte ci si aspettava che desse almeno una mano al Movimento in questa così difficile campagna elettorale. Invece l’ex sindaca di Roma ha staccato la spina ed è semplicemente scomparsa, non pubblicando più un post da prima di Ferragosto e dire che non ci vuole niente a postare qualcosa per una presenzialista prezzemolina come lei.
La sua scomparsa in piena campagna elettorale la dice lunga sul suo reale interesse alla politica quando c’è da lavorare. Questa sua caratteristica è del resto ben nota ai cittadini romani che l’hanno sperimentata sulla propria pelle quando era sindaca di Roma. I rifiuti si accumulavano in maniera imbarazzante, portando le foto della Capitale d’Italia invasa da cinghiali, gabbiani, serpenti e uccelli di ogni risma e colore nelle prime pagine del New York Times.
Le strade bombardate come Beirut non venivano mai riparate per poi aprire mille cantieri insieme negli ultimi mesi di mandato, che hanno solo bloccato ulteriormente il già problematico traffico romano. Il tutto naturalmente a favore della campagna elettorale. Tra le proposte bizzarre, come funivie che si libravano alte nei cieli della Capitale e uno strano “complotto di frigoriferi” che a suo dire erano lasciati nottetempo in strada per screditarla, la Raggi è stata la peggior sindaca di Roma che si ricordi.
Si è perso il conto di quanti assessori e alti dirigenti si siano avvicendati nella caotica e improvvisata gestione amministrativa. Ora è tutta impegnata a far danni a Conte, ma alle sue vacanze e al suo adorato mare non rinuncia di certo. Anche se ci fosse una guerra nucleare siamo sicuri che lei starebbe a prendere il sole ad Ardea, come se niente fosse. Lei è fatta così.