Elezioni, nel Centrodestra sorride solo Berlusconi

Forza Italia si aggiudica la Calabria con Robeto Occhiuto. E Roberto Dipiazza sfiora la vittoria al primo turno a Trieste

di Paola Alagia
SILVIO BERLUSCONI Lapresse
Politica
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Altro che Lega e Fratelli d’Italia. Nella generale disfatta del centrodestra in questa tornata elettorale l’unico partito che può cantare vittoria è Forza Italia. E’ azzurro il candidato che conquista la Calabria. Sarà Roberto Occhiuto, infatti, a prendere il posto che fu di Jole Santelli. Ma anche a Trieste, il forzista Roberto Dipiazza sfiora la vittoria al primo turno nella sfida con Francesco Russo del Pd. E così FI che sembrava il vaso di coccio in mezzo a due fasi di ferro si è presa la sua rivincita: è questa una delle sorprese che hanno riservato i seggi.

I più ammaccati sono proprio Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Che pagano pesantemente l’aver prediletto la competizione interna rispetto alle esigenze del territorio. Enrico Michetti, voluto fortemente proprio dalla leader di FdI nella corsa al Campidoglio, pur arrivando al ballottaggio, ci arriva male. Anche a Milano, però, Luca Bernardo, candidato sponsorizzato da Salvini, esce con le ossa rotte da questa competizione. Una doccia fredda senza pari per i leader dei due rispettivi partiti, non c’è che dire.

A Salvini non rimane che sperare in Torino, visto che anche Bologna è spacciata sull’asse del Nord. Anche se qui l’imprenditore Paolo Da Milano è stato scelto dal numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti. Comunque la si guardi, insomma, questa tornata elettorale farà tremare non poco gli assetti in via Bellerio. Non al punto magari di arrivare a una resa dei conti in un congresso, ma ad una riorganizzazione interna sì.

C’è da dire che sia sul Carroccio che su FdI si sono abbattuti a poche ore dal voto l’affaire Morisi da un lato e l’inchiesta di Fanpage sulla destra neofascista a Milano, dall’altro. Ma questo non può giustificare la scelta di candidati che sono risultati deboli agli occhi degli elettori e soprattutto sono stati vissuti solo come scelte di establishment. Il resto lo ha fatto anche l’astensionismo che, è risaputo, in genere penalizza il centrodestra. Ma tant’è, alla fine dei giochi la faccia responsabile mostrata dal partito di Berlusconi nel Governo Draghi ha pagato e ha dato i suoi frutti.