Elezioni, Letta ha già vinto le Politiche? "No, il Cdx coeso non ha rivali"

Verso le elezioni politiche dopo le Comunali, parlano Nicola Piepoli e Renato Manniemer

Di Alberto Maggi
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Politica
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Elezioni, il Centrodestra continua a litigare. Siluro di Meloni a Salvini


Niente da fare. Il Centrodestra non impara dagli errori. O almeno non sembra far tesoro degli sbagli. All'indomani del flop ai ballottaggi, soprattutto a Verona, Giorgia Meloni torna ad attaccare Matteo Salvini. "Il centrodestra deve fare una riflessione, innanzitutto sul tempo in utilmente speso in polemiche interne. Ho trovato curiosa la polemica continua sul mancato apparentamento a Verona, con attacchi al sindaco di centrodestra a urne aperte, mentre a Catanzaro Fdi sosteneva lealmente il candidato che ci aveva negato l'apparentamento, perchè se sei tu il primo a dire che si perde è difficile che gli elettori credano nella vittoria - osserva la leader di Fdi -. A Lucca, dove uniti siamo riusciti ad aggregare liste civiche, abbiamo vinto, come a Gorizia, Pistoia, L'Aquila siamo contenti che Fdi abbia trainato la coalizione ma non basta, occorre parlarsi subito per fermare le polemiche e ricordarsi che gli avversari sono nella sinistra e mai nel partito alleato".

Una stoccata diretta al leader della Lega che ancora ieri, a urne aperte, ha criticato pesantemente l'ormai ex sindaco di Verona Federico Sboarina per aver rifiutato l'apparentamento con Flavio Tosi, sostenuto da Forza Italia e arrivato terzo il 12 giugno al primo turno. Il tutto con l'uscita polemica proprio di Tosi anti-Meloni. "Se si sono rotti i tavoli a Catanzaro, a Parma e anche altrove la causa è Verona, ovverosia Fratelli d'Italia ha detto a FI 'siccome a Verona non cedete su Sboarina rompiamo i tavoli anche altrove' e così è success. Meloni ha imposto un sindaco sbagliato". Eppure sono proprio queste polemiche a far perdere il Centrodestra. Lo spiega bene ad Affaritaliani.it il decano dei sondaggisti, Nicola Piepoli. "La destra se trova coesione e sintonia vince ed è maggioranza", sentenzia. Mettendo in guardia il Partito Democratico da lasciarsi andare a facili entusiasmi.

"Sarebbe estremamente azzardato dire che dopo queste Amministrative il Centrosinistra ha già vinto le Politiche. Un anno di campagna elettorale sono come dieci nel secolo scorso. Può accadere di tutto. In primo luogo perché a destra dobbiamo capire se smetteranno di litigare e se ritroveranno un minimo di unità, poi c'è tutta l'area di centro che si deve ancora organizzare. Con la scissione nel M5S è nato un nuovo partito centrista, che cosa farà Di Maio? Con chi si alleerà? Sono domande oggi e nessuno ha le risposte. Senza dimenticare la Chiesa che può giocare un ruolo fondamentale. Il 15-20% degli italiani vanno regolarmente a messa e la Cei, quindi i vescovi, non si sono ancora schierati. Che cosa diranno prima del voto? Appoggeranno l'uno o l'altro? La Chiesa può giocare un ruolo decisivo alle prossime elezioni", sottolinea Piepoli.

D'accordo sul fatto che non si possa assolutamente dare per certa la vittoria di Letta e del cosiddetto campo largo alle elezioni politiche è anche Renato Mannheimer, partner di Eumetra. "Al Sud il Centrodestra non è andato male, vedi la vittoria a Palermo e ieri a Barletta. E il Mezzogiorno è molto importante alle Politiche". Poi la stessa tesi di Piepoli che ricorda le parole di Meloni, "a Verona, ad esempio, il Centrodestra si è politicamente suicidato consegnando la vittoria a Tommasi. Se vanno avanti così il Pd può davvero vincere, ma se ritrovano unità e coesione sono assolutamente favoriti come dimostrano tutti i sondaggi". Insomma, la campagna elettorale sarà lunga, molto lunga. Letta non ancora vinto, ma il Centrodestra deve imparare la lezione (e finora così non è stato). Il tutto con l'incognita centrista, non solo Di Maio, e l'ombra della Chiesa.

 

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