Elezioni regionali 2025 sondaggi: Valle D'Aosta, Veneto, Toscana, Campania, Puglia e Marche. Come finirà
L'analisi sul voto tra riconferme e possibili colpi di scena
Lo scenario più probabile è che le quattro regioni di centrosinistra rimangano tali, e che lo stesso avvenga per le due regioni di centrodestra
Nel 2025, sei regioni italiane saranno chiamate alle urne per eleggere i nuovi presidenti e i consigli regionali. Le regioni interessate sono Valle D'Aosta, Veneto, Toscana, Campania, Puglia e Marche. Queste elezioni rappresentano un importante banco di prova per i principali partiti politici italiani, in un contesto di cambiamenti e sfide economico-socialo. Vediamo innanzitutto il quadro politico che caratterizza le sei regioni in parola.
La Valle D'Aosta è tradizionalmente contraddistinta da una politica locale molto frammentata, con una forte presenza di partiti autonomisti. Attualmente, la regione è governata da una coalizione di centro-sinistra, ma le elezioni potrebbero vedere una competizione serrata tra autonomisti e partiti nazionali.
Il Veneto è una roccaforte del centro-destra, con la Lega che ha dominato la scena politica regionale per molti anni. Tuttavia, con l'uscita di scena di Luca Zaia, il futuro politico della regione potrebbe essere meno prevedibile, aprendo la strada a nuove alleanze e candidati.
La Toscana è storicamente una regione di centro-sinistra, con il Partito Democratico che ha mantenuto il controllo per diversi mandati. Eugenio Giani, l'attuale presidente, sembra essere in vantaggio per la rielezione, ma la competizione con il centro-destra potrebbe intensificarsi.
La Campania, sotto la guida di Vincenzo De Luca, ha visto una forte presenza del Partito Democratico. Con De Luca fuori dai giochi per il terzo mandato, il PD dovrà trovare un nuovo candidato di punta per mantenere il controllo, mentre il Movimento 5 Stelle potrebbe giocare un ruolo chiave nelle alleanze.
La Puglia, attualmente governata da Michele Emiliano del Partito Democratico, potrebbe vedere una competizione interessante. Antonio Decaro è uno dei nomi più quotati per la candidatura del centro-sinistra, mentre il centro-destra cercherà di riconquistare terreno, pur essendo la sua strada decisamente in salita.
Infine, le Marche sono attualmente governate dal centro-destra con Francesco Acquaroli di Fratelli d'Italia. La regione potrebbe vedere una conferma del centro-destra, anche se il Partito Democratico e altre forze di opposizione stanno lavorando attivamente per ribaltare la situazione.
Sulla base di questo quadro, che previsioni si possono fare? È difficile fare previsioni precise per la Valle D'Aosta, data la frammentazione politica. Tuttavia, è probabile che i partiti autonomisti mantengano una forte presenza, con possibili alleanze con il centro-sinistra. In Veneto, nonostante l'uscita di scena di Zaia, il centro-destra, e in particolare la Lega, dovrebbero mantenere il controllo della regione, anche se con una maggioranza meno schiacciante rispetto al passato. Per la Toscana, Eugenio Giani sembra avere buone possibilità di rielezione, con il Partito Democratico che potrebbe mantenere il controllo della regione. Tuttavia, il centro-destra potrebbe guadagnare terreno, rendendo la competizione più serrata.
In Campania, con De Luca fuori dai giochi, il PD dovrà trovare il giusto candidato per riuscire a mantenere il controllo (e la possibile coalizione con il Movimento 5 Stelle va considerata importante per la vittoria). In Puglia, Antonio Decaro è il candidato più quotato per il centro-sinistra, e sembra avere buone possibilità di vittoria. Tuttavia, il centro-destra cercherà di giocare al meglio le sue carte, rendendo la competizione interessante. Infine, nelle Marche Francesco Acquaroli e il centro-destra sembrano avere buone possibilità di riconferma, anche se il Partito Democratico e altre forze di opposizione faranno di tutto per rendere la competizione più serrata.
In conclusione, lo scenario più probabile è che le quattro regioni di centrosinistra rimangano tali, e che lo stesso avvenga per le due regioni di centrodestra. Tuttavia, molto dipenderà dalla scelta dei candidati (in particolare in Campania) e, come sempre, dalla maggiore o minore efficacia delle campagne elettorali.