Elezioni subito? Letta perde, Cdx favorito ma la "golden share"... M5S ko

Elezioni a settembre-ottobre? Gli scenari e le proiezioni

Di Alberto Maggi
Referendum Seggi
Politica
Condividi su:

Elezioni, prime ipotesi sui risultati in caso di voto


Campo stretto (senza M5S) spacciato, Centrodestra favorito ma golden share in mano al centro. E' questo il quadro in estrema sintesi che dipinge per Affaritaliani.it il sondaggista Alessandro Amadori con l'ipotesi elezioni politiche anticipate tra fine settembre e inizio ottobre dopo il Papeete bis di Giuseppe Conte che ha deciso di non votare la fiducia al governo Draghi in Senato sul Dl Aiuti.

"Partiamo dai sondaggi attuali e proiettiamo questi dati tra due mesi e mezzo. Il Centrosinistra in senso stretto, ovvero Partito Democratico insieme ad Articolo 1, Sinistra Italiana, Verdi e renziani di Italia Viva, arriva al 32% di cui solo il Pd 22 e le altre formazioni minori circa il 10%. Il Movimento 5 Stelle - spiega Amadori - oggi è sceso all'11% e Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio parte sulla carta dal 2%. Ma dopo il Papeete bis di Conte gli elettori, in questa fase di crisi, tendono ad andare verso chi è seduttivo (Di Maio) e non verso chi è depressivo (Conte). Fatta questa premessa, Di Maio potrebbe anche arrivare al 6% con i 5 Stelle in calo al 7".

E il Centrodestra? "Sulla carta è favorito, nettamente. In una sorta di Casa delle Libertà 2.0, se riescono a trovare l'intesa, Fratelli d'Italia potrebbe attestarsi al 22%, la Lega al 15 e Forza Italia al 7%. Altri di Centrodestra intorno al 2% e quindi totale 46, vittoria molto probabile".

Attenzione però al centro di Calenda e di Toti - Brugnaro. "Alle elezioni quest'area potrebbe valere attorno al 5-6% e quindi, teoricamente, se Di Maio fa il pieno e insieme a Calenda, Toti, e Brugnaro scelgono di allearsi con il Pd la somma fa potenzialmente 44% e quindi diventano tutti insieme competitivi anche con il Centrodestra. Un'ipotesi non facile che si realizzi ma non da escludere e che rende il centro nelle sue varie anime determinante e forse addirittura decisivo".

Il resto, per arrivare a quota 100, negli altri partiti tra cui un 2-2,5% per Gianluigi Paragone e potenzialmente in forte ascesa anche la coalizione anti-sistema Uniti per la Costituzione.