Elezioni, sondaggi vietati. M5S "sogna" il 20%, qualche ansia nel Centrodestra

Elezioni, sondaggi vietati. Ultimissimi sentimenti sul voto del 25 settembre

Di Alberto Maggi
Politica
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Nel Centrodestra si segnalano piccoli - forse piccolissimi - segnali di preoccupazione rispetto a qualche giorno fa


Il Movimento 5 Stelle "sogna". E sognare è lecito. Giuseppe Conte è sempre più fiducioso sulla risalita in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, in particolare nelle Regioni meridionali ma in parte anche al Centro-Nord. Si tratta ovviamente solo di sentiment, di impressioni. Ma parlando con parlamentari e candidati pentastellati, giorno dopo giorno, cresce costantemente l'ottimismo, soprattutto rispetto ai sondaggi di giugno-luglio, prima della crisi di governo, quando il M5S viaggiava sotto il 10%. La collocazione chiara come partito di sinistra, e ambientalista (tema scomparso dall'agenda politica), fa sperare i 5 Stelle di sottrarre consensi soprattutto al Partito Democratico, tanto che tra i contiani c'è addirittura chi si sbilancia a ipotizzare, in modo estremamente ottimistico, quota 20%. Un sogno, ma, appunto, sognare è lecito.

Contestualmente nel Centrodestra si segnalano piccoli, forse piccolissimi, segnali di preoccupazione rispetto a qualche giorno fa. L'impressione è che quella forza che avrebbe potuto portare a un successo clamoroso e un'ampia maggioranza in Parlamento stia leggermente venendo meno. O comunque scricchiolando. In Fratelli d'Italia, nella Lega e in Forza Italia resta la convinzione che il prossimo governo sarà di Centrodestra, ma il timore, al momento contenuto, è che la maggioranza a disposizione nel prossimo Senato e nella prossima Camera non sarà così larga come sembrava solo 15 o 20 giorni fa. Nulla di grave, sottolineano fonti di FdI, ma piccoli segnali che andranno valutati nel weekend e soprattutto nell'ultima settimana di campagna elettorale.