Elezioni Torino, come sono andate: allegre fantacronache dal futuro

Il commento "dal futuro" dei risultati delle elezioni comunali di Torino 2021

di Francesco Signor
Politica
Condividi su:

Elezioni comunali Torino, ecco come sono andate

Si sono chiuse alle 15 del 4 ottobre le votazioni per il primo turno delle elezioni comunali 2021 a Torino. Andiamo a vedere come sono andate le consultazioni amministrative nel capoluogo piemontese. Paolo Damilano, candidato sindaco per il centrodestra, si è presentato domenica alle sette in punto al proprio seggio elettorale bellissimo. Un modo per testimoniare come il mattino abbia sempre il vitello tonnato in bocca per certi imprenditori. Dopo aver ricevuto le congratulazioni da tutti i presenti per il sorriso smagliante e l’alito brasato, si è recato in cabina per esercitare il diritto al voto.

Quindi, ha voluto consacrare il bel momento con una degustazione di tartufo accompagnato da un buon bicchiere di Barolo. Il seggio è rimasto poi chiuso per circa tre ore e mezza a causa di una lieve indisposizione intestinale che ha colpito il presidente di seggio, gli scrutatori e gli uomini dell’Arma addetti alla sorveglianza. Anche Stefano Lo Russo, candidato sindaco del Centrosinistra, si è recato al proprio seggio domenica di buonora. Per smentire i pregiudizi di quelle malelingue che lo definiscono una persona antipatica, ha intrattenuto gli addetti dell’ufficio elettorale, raccontando una sapida barzelletta di Gino Bramieri. Purtroppo si è dimenticato il finale, ma la gente è scoppiata a ridere lo stesso. A quel punto si è lasciato andare a frizzi, lazzi e battute tipiche del body shaming su Piero Fassino, seguite da ovazioni irrispettose e scene di greve giubilo popolare.

Valentina Sganga, candidata sindaca per i Cinquestelle, non ha smentito la sua passione per le dueruote, dirigendosi verso il seggio elettorale in bicicletta. Purtroppo, dobbiamo segnalare una spiacevole disavventura per la Patito Feo grillina che ha avuto la malaugurata idea di infilarsi nella rotonda di piazza Baldissera. Alcuni testimoni sostengono di averla vista pedalare trulla trulla verso la rotatoria dei badola, come la chiamano a Torino, intorno alle dieci e trenta del mattino, per sparire misteriosamente nell’ingorgo infernale. Per fortuna, dopo tanta preoccupazione, c’è stato il lieto fine. Verso le 23,45 di domenica, Chiara Appendino, accompagnata da alcune squadre dei Vigili Urbani e della Protezione Civile, è riuscita a portare in salvo la Sganga, leggermente provata come dopo una maratona sulle giostre calcinculo.

Nonostante l’increscioso contrattempo, ha regalato sorrisi a tutti e un paio di conati. Poi è risalita baldanzosa sulla bicicletta piena di ottimismo per il futuro. Dopo qualche metro, è scomparsa nuovamente in una buca. “Ma allora è un vizio!” pare abbia esclamato dall’esasperazione Chiara Appendino che si è allontanata dal luogo, lasciando dietro di sé una sequela di male parole. Squadre dei Vigili del Fuoco e di speleologi hanno lavorato tutta la notte per riportare la Sganga in superficie, incatramata, ma in buona salute.

L’ex sindaco di Torino ed ex presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino si è presentato al seggio lunedì mattina. Tutto poteva aspettarsi, tranne l’agguato di quel burlone di Stefano Lo Russo, determinato a sfatare a tutti i costi la sua fama di antipatico. Travestito da Conte Dracula di Cavour è sbucato da un cassonetto al grido pigliaculo di “esageroma nen". Quella vecchia pellaccia del Chiampa non si è scomposto più di tanto, nonostante un principio di infarto. Poi, ha reagito simpaticamente con due sganassoni da battilastra, facendogli ingoiare i canini di plastica.

Passata la sorpresa, i due si sono abbracciati fraternamente davanti a una folla entusiasta che inneggiava al wrestling. Chiamparino ha dichiarato pubblicamente che Stefano Lo Russo non è antipatico, ma solo un cutulengu. Poi, si sono lasciati andare a battute goliardiche a sfondo sessuale su Piero Fassino. Infine, da segnalare la protesta dei No Vax vegani davanti a Palazzo Civico, contro la dittatura sanitaria e la trippa di Moncalieri. Sul posto è intervenuto Paolo Damilano che ha cercato di riportare la calma, distribuendo piatti bellissimi di salsiccia di Bra e tartare di fassona con generose caraffe di Barbaresco.

A quel punto, i manifestanti hanno preferito farsi vaccinare per porre fine, una volta per tutte, alle molestie culinarie del candidato sindaco stellato. Come riportato dai principali organi di stampa, i risultati delle elezioni sono stati in parte sorprendenti e in parte prevedibili. Gli elettori hanno premiato il nuovo, ma non hanno rinnegato il passato. Il voto liquido è stata la vera sorpresa di questa tornata elettorale, segnata da un solido astensionismo che ognuno può giudicare come gli pare. Comunque ne escono rafforzati i partiti che hanno saputo interpretare il malessere dei cittadini e quelli che non gliene può fregare di meno. Sicuramente un bel segnale per la democrazia del nostro Paese che lascia tanti, ma tanti dubbi.