Elezioni, Vaticano al voto: i cardinali bocciano il Pd e preferiscono Calenda
Vaticano, la Chiesa contro l'astensionismo e strizza l'occhio ai candidati green
Vaticano verso le elezioni: i cardinali preferiscono Calenda. Destra in minoranza. E il Pd...
Il countodwn verso il voto del 25 settembre è partito anche in Vaticano. I vescovi – dal cardinale Zuppi in giù – hanno chiarito che ci sarà buon rapporto con le istituzioni italiane e con il prossimo premier, chiunque esso sia. "Andate a votare e fate attenzione a chi promuove temi ambientali", è il messaggio, secondo quanto riporta Il Mattino, che filtra e che mira a combattere l'astensionismo. La Rete del Movimento Laudato Sì manda messaggi chiari sul tema. «A queste chiamate non possiamo essere indifferenti, perché ciascuno di noi ha una responsabilità verso gli altri e verso il Creato. Portando con noi la sofferenza del creato e dei fratelli e sorelle più fragili, ci impegniamo a votare informati, e a votare col cuore».
Non solo. "L’orientamento maggiore, almeno nelle dichiarazioni confidenziali, è per Carlo Calenda che già nelle elezioni per il Campidoglio nel 2021 aveva raccolto numerosi consensi Oltretevere", fa sapere Il Fatto Quotidiano. "Netto, invece, il dissenso per le posizioni assunte dal Partito democratico in merito ai temi etici, aperture che nella legislatura che si sta concludendo hanno registrato un forte scontro tra la Santa Sede e l’Italia in merito al ddl Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia". Uno scontro che Papa Francesco "tentò di far rientrare, anche alla luce delle sue storiche aperture pastorali sui diritti delle persone omosessuali". E sul fronte del Centrodestra... "Alla vigilia del voto, nei sacri palazzi appare, invece, marginale l’ala conservatrice che ha sempre strizzato l’occhio a destra - scrive il Fatto Quotidiano - Prima verso Silvio Berlusconi, negli anni in cui il cardinale presidente della Cei era Camillo Ruini e poi in quelli in cui il cardinale segretario di Stato era Tarcisio Bertone, e poi verso Matteo Salvini che Bergoglio non ha mai voluto incontrare, nemmeno nella veste di ministro dell’Interno, per le sue politiche sui migranti"