Schlein premier? Salario minimo, accoglienza diffusa di migranti, diritti LGBTQ+, politiche super green. L'Italia della leader Pd

Elly “underdog” come Meloni, ma con caratteristiche diverse

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

Elly Schlein

Politica

Schlein tenderebbe a prediligere una comunicazione e un modello di leadership più “lenti” e “razionali”

Nell’ottica della democrazia dell’alternanza, se alle prossime elezioni politihe vincesse il centrosinistra ed Elly Schlein diventasse premier, come sarebbe il suo stile da capo del governo? In altre parole, che premier sarebbe Elly Schlein?

La segretaria del Pd è apprezzata, dai suoi elettori, per il suo approccio inclusivo e progressista. Dunque, come premier, probabilmente adotterebbe uno stile molto collaborativo, cercando di coinvolgere diverse parti della società (non solo i partiti della sua maggioranza, ma anche corpi intermedi e parti social) e promuovendo il dialogo fra i vari attori. In altre parole, probabilmente il suo sarebbe uno stile di leadership partecipativa. La sua attenzione ai diritti civili e alla giustizia sociale suggerisce che potrebbe dare voce anche a gruppi oggi marginalizzati, lavorando per un governo focalizzato sulle idee di equità e di rappresentatività.

Considerando che Schlein ha sempre posto grande enfasi sulla sostenibilità e sulla lotta ai cambiamenti climatici, è probabile che, come premier, agirebbe per promuovere politiche ecologiche innovative, come una transizione accelerata verso le energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di carbonio. Inoltre, la sua carriera è stata caratterizzata da un forte impegno per i diritti umani, l'uguaglianza di genere e i diritti LGBTQ+: questo potrebbe tradursi in leggi più inclusive e in protezioni rafforzate per queste comunità.

Passando alla politica del lavoro, è probabile che Schlein proporrebbe misure per riformare le condizioni lavorative, come la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e l'introduzione del salario minimo. E, quanto alle politiche migratorie, la sua agenda probabilmente comprenderebbe il tentativo di riforma del regolamento di Dublino, l’ampliamento del modello di accoglienza diffusa e l’abolizione della legge Bossi-Fini. In ambito sanitario, un suo tema potrebbe essere il potenziamento della sanità territoriale e domiciliare, insieme con il supporto psicologico nelle scuole.

In definitiva, Elly Schlein è descritta, dai suoi apprezzatori, come una persona determinata, empatica e appassionata, con una buona resilienza e una notevole capacità di adattamento; caratteristiche che le hanno permesso di emergere in contesti politici complessi e di affrontare sfide significative, con risultati che hanno spiazzato i suoi concorrenti. In fondo, anche lei può essere definita come una “underdog”, proprio come l’altra grande protagonista della politica italiana, l’attuale premier Giorgia Meloni. A differenza di quest’ultima, Schlein però tenderebbe a prediligere una comunicazione e un modello di leadership più “lenti” e “razionali”, rispetto alla velocità e al registro prevalentemente identitario-emozionale che contraddistinguono Giorgia Meloni.

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