Elly Schlein è sulla strada giusta: per questo le danno addosso

L'ondata di "odio" verso Elly Schlein non è dissimile a quella che ha investito Soumahoro e, tra l'altro, la giovane deputata avrebbe la colpa di essergli amica

Di Lorenzo Zacchetti
Politica

Pd, Elly Schlein è sulla strada giusta. Per questo è un ambito bersaglio in movimento

Il lancio ufficiale della candidatura di Elly Schlein a segretaria del PD (peraltro largamente anticipata da affaritaliani.it) ha dato il via ad una serie di attacchi che mi colpiscono per virulenza. Va bene che la politica è "sangue e merda", come da mirabile sintesi di Formica, ma qui pare che ci sia di più. Anche a sinistra

Oltre a sottolineare alcuni aspetti un po' utopici del discorso e il rischio di essere fagocitata dalle onnivore correnti Dem - e la critica ci sta - le tigri dei social sciorinano un repertorio che spazia dall'immancabile "radical chic" a punte di vera e propria misoginia.

Pd, tra gli iscritti Bonaccini è al 25% e Schlein al 21 (ma...). Esclusivo

Un'ondata violentemente truce, che si incrocia con quella che ha investito Aboubakar Soumahoro, del quale la giovane deputata ha pure la "grave colpa" di essere amica. O quantomeno politicamente affine.
Visto che nel caso del sindacalista si sono massacrati Bonelli e Fratoianni per averlo candidato e tutta la sinistra che abitualmente si innamora  "dei personaggi sbagliati", avanzo una proposta.

A chi rimprovera leggerezza per aver messo in lista Soumahoro (a tutt'oggi nemmeno indagato), per coerenza chiedo di elencare una lista precisa di verifiche da espletare immediatamente sulla Schlein, prima di scoprire in un lontano futuro che magari un suo biscugino ha qualche multa non pagata e che lei "non poteva non sapere". 

Ricordo ai distratti che la legge pone delle cause precise di ineleggibilità, incandidabilitá e incompatibilità. Oltre a questo, ci sono i famosi "impresentabili", ovvero candidati in regola con la legge, ma non con alcune norme aggiuntive che i partiti si sono dati volontariamente. Bene, né Soumahoro né tantomeno Schlein avrebbero problemi a passare tale vaglio, eppure continuano a essere ambiti bersagli in movimento.

Le loro situazioni sono diversissime, per carità, ma entrambi rappresentano un "altro" rispetto al mainstream, che coi grami tempi che corrono si è fatto ancora più feroce. Non ama le alterità e, se può, le sbrana. La politica, si sa, ama i mediocri perché non danno fastidio a nessuno. Quindi quando si viene attaccati così pretestuosamente è in fondo un segno positivo. Con tanti saluti a un confronto politico civile e costruttivo.

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