Emiliano, un nuovo caso appalti di "famiglia". Dopo gli arredi, gli scaffali (poi la commissione è stata revocata)
Il governatore della Puglia: "Non ci sono irregolarità"
Puglia, il secondo appalto (revocato) alla famiglia Emiliano. Nuove polemiche
Non c'è pace per Michele Emiliano, dopo l'appalto assegnato alla ditta di famiglia per rifare gli arredi del Consiglio Regionale pugliese, spunta una nuova commessa: sempre affidata ai fratelli e relativa questa volta agli scaffali. Ma questa volta è scattata la revoca da parte della Regione. Nel primo caso e nel secondo, assegnataria dell’affidamento è la Emiliano srl, storica azienda barese di arredamento per uffici, che fa capo - riporta Il Corriere della Sera - ai fratelli del governatore Michele Emiliano, Alessandro e Simonetta. La vicenda ribolle da giorni con il forte imbarazzo del presidente, gli attacchi del centrodestra e l’autodifesa degli uffici che considerano del tutto legittime le procedure. Lo stesso Emiliano dapprima si è dichiarato ignaro dell’affidamento, poi si è difeso sostenendo che "la società è stata invitata, forse in modo inopportuno, dal Consiglio regionale. E in maniera inopportuna ha risposto". Ma, sostiene, non ci sono irregolarità.
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La seconda puntata è di ieri. La Gazzetta del Mezzogiorno riferisce che un’altra assegnazione, a fine agosto, era stata fatta alla ditta Emiliano, pochi giorni prima del pagamento della precedente: questa volta l’importo è di 36 mila euro per scaffalature nella biblioteca. Qui la funzionaria è un’altra: dopo aver letto sui giornali il polverone sulla precedente assegnazione blocca e revoca l’affidamento. Nel frattempo Alessandro Emiliano fa sapere di non voler aver più a che fare con la Regione, fino a che suo fratello è presidente. La polemica non si attenua. "Due appalti in tre mesi — dicono i consiglieri regionali di FdI — e perla stessa categoria merceologica e dalla stessa stazione appaltante sembrano un frazionamento per aggirare la norma che prevede di poter affidare gli appalti sotto soglia".