Errore macroscopico del Viminale. Pasticcio eletti, i voti di +Europa spariti

Il partito di Emma Bonino non ha raggiunto il 3% ma ha superato la soglia dell'1% per la coalizione, invece i voti sono stati cestinati creando l'effetto domino

Politica
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Pasticcio eletti, interpretazione errata del regolamento e caos totale

Le elezioni si sono concluse da diversi giorni ma ancora non è chiaro chi sia stato effettivamente eletto e chi no. Il caso più eclatante si è verificato ieri, Umberto Bossi, storico segretario della Lega era stato dato per escluso con tanto di polemiche interne nel Carroccio, ma in serata ecco il colpo di scena, al Senatur viene comunicato l'errore tecnico e confermata dal Viminale la sua elezione in parlamento. Emerge così - si legge sul Corriere della Sera - il macroscopico errore del Viminale e il caos nell’assegnazione dei seggi è totale. Il meccanismo che ha fatto rientrare Umberto Bossi a Montecitorio coinvolge infatti quasi la metà delle 28 circoscrizioni elettorali della Camera. Tradotto: c’è in ballo il destino di circa trenta candidati alla Camera, vittime dell’errore di ripartizione dei seggi al proporzionale. Il numero dei seggi assegnati ai partiti è risultato corretto, nessuno ha rubato scranni ad altri gruppi.

La questione - prosegue il Corriere - riguarda il secondo passaggio della divisione, quello, appunto, che coinvolge il destino dei singoli deputati. Questa legge elettorale prevede che quando un partito dentro una coalizione prende più dell’1% delle preferenze e meno del 3% (la soglia di ingresso in Parlamento) i suoi voti debbano essere ripartiti dentro la sua coalizione. Questo secondo passaggio non è stato fatto. L’unico partito che si trovava in questa condizione era +Europa, ma la mancata ripartizione dei suoi voti non è rimasta circoscritta al centrosinistra. Ha innescato una reazione a catena in tutti i partiti. Ma i problemi non sembrano ancora finiti. Ci sarà da risistemare pure la questione dei subentri ai leader nei collegi plurinominali.