Esercito, ecco il piano di Crosetto: 15-20 mila riservisti. "Pronti a tutto"

Non 10mila come trapelato in precedenza. L'ipotesi di un conflitto diretto Nato-Russia al momento viene esclusa, ma bisogna essere pronti a tutto

Di Alberto Maggi
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Guido Crosetto
Politica

Oggi le Forza Armate italiane possono contare su 150 mila unità in "casi gravissimi"

 

Non diecimila riservisti, ma un numero superiore, che potrebbe arrivare anche a 15 o 20 mila unità. E' quello a cui sta lavorando il ministro della Difesa Guido Crosetto in questo scenario mondiale di fortissime tensioni con la guerra Russia-Ucraina che non vede sbocchi verso una soluzione pacifica. Ma non solo. Anche il Medio Oriente è sempre più in fiamme con il conflitto tra Israele e Hamas che ormai si sta allargando ad altri Paesi con il rischio enorme dell'Iran.

Oggi le Forza Armate italiane possono contare su 150 mila unità in "casi gravissimi", come guerre e crisi internazionali. Il titolare della Difesa ha lanciato l'allarme a Palazzo Baracchini, nel centro di Roma, dove ha confermato "che si sta lavorando fitto per arrivare, entro due anni, all’introduzione (previo passaggio in Parlamento) di una riserva ausiliaria dello Stato". Che però non sarà di diecimila riservisti, come ha scritto stamattina il Corriere della Sera, ma la cifra sarà superiore, come Affaritaliani.it è in grado di rivelare.

L'ipotesi di un conflitto diretto Nato-Russia al momento viene esclusa, ma bisogna essere pronti a tutto e Crosetto ha intenzione di accelerare affinché l'Italia non si trovi impreparata in caso di "casi gravissimi" o di escalation sia sul fronte russo-ucraino sia sullo scacchiere mediorientale.