Europarlamentari con il sussidio

E il povero contribuente paga

di Redazione
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Europarlamentari con il sussidio

Ho trovato questo articolo molto interessante ed esaustivo: "Sussidio per gli eurodeputati uscenti" (msn.com) leggetelo è molto istruttivo. Sapevo dei nostri parlamentari per l'assegno di fine mandato: ciascun deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro.

Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’assegno di fine mandato, che è pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi). Ai senatori è trattenuto mensilmente il 6,7 per cento dell’indennità lorda. Pensione e assegno di fine mandato: ecco cosa incasseranno gli attuali parlamentari - Il Sole 24 ORE.

Ebbene che il mestiere del politico sia “rischioso” lo si può intuire se non si viene rieletti, però a differenza degli imprenditori queste persone non possono fallire.

La domanda è: chi ha pensato di indennizzare tutti i parlamentari “trombati”? Ovviamente i parlamentari, gli stessi che si erogano bonus e indennizzi vari in aggiunta agli stipendi che una persona, con un lavoro a tempo indeterminato, percepisce in 3/5 mesi e in qualche caso anche di più.

Non vanno in pensione non a 67 o a 70 anni come i comuni lavoratori/trici, imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti vari, che hanno versato contributi per 40 e più anni, ma a 60/65 anni a condizione di avere svolto l'attività di parlamentare per almeno 5 anni. Ultimamente il Governo Meloni ha alzato la soglia delle pensioni minime a 599,82 euro mensili (per 13 mensilità), una sproporzione rispetto a quella di un qualsiasi parlamentare. Ora la domanda sorge spontanea: chi paga?

Ovviamente è sempre il povero contribuente che non ha strumenti per opporsi a questi salassi finanziari per le casse dello Stato Italiano e per le casse Europee e come al solito non si spreca una parola in merito (indipendentemente dal colore politico) e, forse, mai come in questo caso il silenzio è d'oro. Chissà un proverbio latino potrebbe descrivere meglio questo articolo: adulator propriis commodis tantum suadet – l'adulatore tiene di mira solo i suoi interessi. Questo vale per tutti, sindacati compresi?