Europee, fenomeno Cateno De Luca: 'Libertà' sempre più vicina al 4%

Su tutti spiccano la figura di Capitano Ultimo e quella di Laura Castelli... Analisi

di Roberto Baldassari*
Tags:
cateno de luca europee
Politica

Cateno De Luca e il fenomeno “Libertà”

 

 

A ventiquattro giorni dal voto per le elezioni europee sondaggi e ricerche demoscopiche effettuate dai principali istituti italiani ed europei analizzano il sentiment dell’opinione pubblica dei rispettivi paesi stimando le quote di mercato dei vari partiti e liste. Si, parliamo di liste e non di coalizioni non previste dal sistema proporzionale europeo che invece consente accorpamenti tra singoli partiti in una lista elettorale comune. Conditio sine qua non per sedersi nel Parlamento europeo quella di superare la così detta “soglia di sbarramento” fissata al 4%.

Nelle ultime settimane, dai monitoraggi quotidiani del nostro istituto demoscopico Lab21.01, una di queste liste ha catturato maggiormente la nostra attenzione di ricercatori.

Parliamo della lista “Liberta” federata da Cateno De Luca.

Già sindaco di Messina e leader politico di “Sud chiama Nord” ha iniziato a presentare i partiti e movimenti della lista “Libertà” aggiungendo ogni giorno un nuovo simbolo arrivando chiudere a quota 19.

Col passare dei giorni, successivi alla presentazione della lista, inizia a crescere nelle rilevazioni delle così dette “intenzioni di voto” arrivando, nel nostro ultimo sondaggio ad un valore che oscilla tra il 3,5 e il 4%.

Abbiamo deciso dunque di andare ad analizzare i principali punti programmatici che uniscono in un’unica lista realtà provenienti da “mondi” sociali e valoriali diversi: dal partito dei pensionati a quello della famiglia; dal Grande Nord e il Popolo Veneto alla Sicilia Vera; dagli agricoltori a Capitano Ultimo; dagli ambulanti all’ex sindaco di Amatrice Pirozzi. E abbiamo registrato come siano tutti sopra la soglia del 50% di gradimento: il più amato è quello che punta a difendere la propria casa (91,8%) seguito dalla difesa dello stato sovrano (74,2%), dal “no” ai tagli alla sanità (71,8%) alla libertà economica delle imprese italiane (68,9%). Il comun denominatore è racchiuso nel claim “-Europa + Italia” che svolge perfettamente la funzione di collante tra le diverse anime.

E poi c’è Cateno De Luca: determinato, dal linguaggio semplice e diretto, preparato e dinamico, provocatore a tratti irriverente, che cattura e canalizza l’attenzione permettendo poi alla sua squadra di argomentare al meglio gli ingredienti di questa lista “calabrone” che non dovrebbe volare ma, a quanto pare, vola. Su tutti spiccano la figura di Capitano Ultimo, storico paladino dell’Antimafia e di Laura Castelli, già Sottosegretario di Stato e Vice Ministro dell’Economie e delle Finanze, come custode e garante di alcuni portati di immagine legati, nella mente degli italiani, al rispetto delle regole, all’educazione, alla concretezza e non ultimo sensibile ai temi sociali come la sostenibilità e la solidarietà sociale.

“Libertà”, tra possibile sorpresa e fenomeno demoscopico, si avvicina sempre più concretamente alla soglia del 4% a ventiquattro giorni dal voto.

*direttore generale Lab21.01