Sud chiama Nord, nuovo accordo: "Alle europee avanti con Italexit"
Firmata l'intesa fra Sud chiama Nord e Movimento per Italexit
Europee, De Luca annuncia accordo con Movimento per Italexit
Il partito Sud chiama chiama Nord, guidato da Cateno de Luca, correrà per le elezioni europee e lo farà con una lista chiamata 'Libertà' che comprende il movimento Italexit, grazie all'adesione di numerosi esponenti del soggetto politico fondato da Gianluigi Paragone, che nel dicembre 2023 si è dimesso da segretario. La presentazione della lista è avvenuta questa mattina alla Camera dei deputati con la partecipazione di De Luca, del presidente di Sud chiama Nord, Laura Castelli, del deputato del gruppo misto Francesco Gallo e dell'ex esponente di Italexit Giampaolo Bocci.
"Credo che sia indispensabile che gli elettori che hanno già espresso in passato una idea abbiano la possibilità di continuare ad esprimerla, quindi oggi abbiamo ufficializzato l'accordo con il movimento per Italexit per questo motivo. Non si può assolutamente buttare alle ortiche un progetto del genere per qualche strapuntino che magari qualcuno sta immaginando. La libertà è anche questa", ha detto De Luca.
Riguardo ad una eventuale diffida di Paragone (o del comitato reggente di Italexit) dall'utilizzare il simbolo, De Luca ha risposto: "Innanzitutto così ci fanno pubblicità gratuita. Ad ogni modo abbiamo i nostri legali e nelle sedi opportune faremo le nostre azioni". Alla domanda se si tenterà di coinvolgere nel nuovo progetto anche esponenti della Lega scontenti, De Luca ha risposto che sarà a Milano venerdì 22 e sabato 23, aggiungendo che "ci sono micce da accendere".
Non esclude nemmeno un nuovo incontro con Umberto Bossi, a Gemonio, dopo quello del 22 settembre scorso.
"Oggi, nella politica, sempre più spesso vecchi compagni di viaggio si ritrovano a parlare di cosa è successo negli ultimi 10/15 anni. E' un momento storico per la politica nata dal basso, perché costruendo questa proposta per le elezioni europee trovo amci che ho già incontrato e non è un caso perché negli ultimi 15 anni è successo di tutto", ha affermato Castelli.
"Il Paese - ha aggiunto l'ex viceministro dell'Economia - è diviso in due e non può che essere così. Alle europee i partiti tradizionali non possono più dire niente e dall'altra parte ci sarà una forza politica che abbiamo iniziato a costruire insieme ad altri, una forza politica nazionale, rappresentata in Parlamento dopo anni e anni di grandi fatiche di uomini e donne che, in silenzio, da una terra come la Sicilia, sono partiti per questa crociata". "In tanti siamo usciti da Italexit per aderire a questo nuovo movimento", ha sottolineato Bocci. "Non abbiamo mai governato, quindi non abbiamo nulla da farci perdonare e possiamo continuare a trattare tutti gli argomenti", ha osservato da parte sua Gallo. "E' importante essere presenti alle europee con una voce che non possa essere condizionata o ricattabile", ha aggiunto.