Europee, Tajani: "Puntiamo al 10%, con voti anche da sinistra"

Il segretario si candida, capolista ovunque tranne alle isole. Ma c'è stizza per il caso Milano

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Europee, Tajani: "Obiettivo 10% per puntare al 20% alle prossime politiche"

L'obiettivo è "il 10% alle Europee, per poi puntare al 20% alle prossime elezioni politiche": lo dice in una intervista al Corriere della Sera Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia. "Sono convinto che nel Paese ci sia spazio per una grande forza responsabile e moderata", afferma Tajani, che dice di mirare a predere anche qualche voto da sinistra.

"Come Ppe abbiamo preparato un piano in dieci punti. In grande sintesi: difesa ed esercito comune nell'Ue, elezione diretta di una unica figura istituzionale che guidi l'Unione, fine del vincolo delle decisioni prese all'unanimità, revisione del Green Deal".

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E su Draghi dice: "Berlusconi lo sponsorizzò per la presidenza della Bce e Forza Italia ha fatto parte del suo Governo. Non voglio mettere sulla grticola il uso nome o quello di qualcun altro. Il Ppe candiderà Ursula von der Leyen per a Commissione, si partirà da lì".

Il segretario sarà capolista ovunque tranne nelle Isole. Ma intanto, secondo Repubblica, ci sono dei dissidi per la crisi del partito a Milano. "Io mi faccio il mazzo tutti i giorni per portare voti e voi mi combinate questi casini che finiscono sui giornali?", avrebbe detto all'hotel Parco dei Principi dei Parioli, quello della Nazionale e dei capi di stato. Lo sfogo sarebbe stato fatto con accanto a lui l’incolpevole capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, e la segretaria milanese di FI, Cristina Rossello.

Secondo Repubblica, "il vicepremier ce l’ha col partito lombardo, che sta esplodendo, proprio mentre quello nazionale ha sorpassato la Lega e punta al 10%".