FdI, Foti: "Indagine su Arianna Meloni? Il vero obiettivo è Giorgia. Non è fantascienza"

La premier: "Contro Arianna mosse squallide e disperate. Per tentare di sconfiggerci sono passati alla macchina del fango"

di redazione politica
Arianna Meloni
Politica

FdI, Meloni: "Contro mia sorella la solita macchina del fango. Gravissimo e squallido"

Il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti ha parlato di una possibile inchiesta in arrivo ai danni di Arianna Meloni e ipotizzato l'accusa di "traffico di influenze". In attesa di eventuali mosse dei pm, è la stessa premier Giorgia Meloni a parlare del presunto caso che coinvolgerebbe sua sorella: "Contro Arianna mosse squallide e disperate - dice la premier all'Ansa -. Se fosse vero dimostrerebbe solo che stiamo smontando un sistema che tiene in ostaggio il paese. È uno schema - aggiunge - visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi: un sistema di potere che usa ogni metodo e sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica. Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo".

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"Io credo - dice il capogruppo di FdI Tommaso Foti a Il Giornale - che il direttore Sallusti abbia fatto molto bene a denunciare quella che non è affatto fantascienza, come si sono affrettati a sostenere Renzi o la Paita, due di coloro che hanno buttato per primi il sasso nello stagno per poi ritirare la mano e dare del visionario a chi denuncia l'accaduto. Sallusti ha avuto il pregio non solo giornalistico ma anche civile di denunciare una serie di comportamenti barbari che vanno a colpire una persona non potendone colpire un'altra. Sì, perché questa serie orchestrata di attacchi ha come fine ultimo e vero quello di tentare di colpire e di azzoppare Giorgia Meloni".

Che da tempo - prosegue Il Giornale - la sorella della premier sia al centro di retroscena maliziosi è cosa più che nota. Il presidente dei senatori di FdI, Lucio Malan, concorda con le preoccupazioni di Sallusti. "Quanto scrive su Il Giornale è inquietante ma purtroppo coerente e simile a campagne viste nel passato". "Se invece - rilancia Malan - la campagna ha il fine di sovvertire il risultato elettorale espresso dal popolo sovrano, sappiano che sapremo difendere la lettera e la sostanza della Costituzione, che troppo spesso essi citano solo in modo strumentale".

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