FdI molla la Lega sui territori: esce dalla giunta Fugatti e stoppa Solinas

Doppio strappo fra Trentino e Sardegna

Tags:
fdilegasardegnasolinastrento
Politica

FdI strappa con la Lega in Trentino

A poche ore dalla presentazione della nuova giunta, in Trentino c’è lo strappo di Fratelli d’Italia con la Lega a seguito degli assessorati e deleghe decise dal neo rieletto presidente della Provincia Autonoma di Trento presentata da Maurizio Fugatti. Nodo del contendere è soprattutto la mancata nomina a vicepresidente della Provincia di Francesca Gerosa di Fratelli d’Italia come definito prima delle elezioni del 22 ottobre scorso. Vicepresidente è stato nominato Achille Spinelli della Lista Fugatti.

Sulla vicenda è intervenuto il deputato Alessandro Urzì che è commissario provinciale di FdI in Trentino affermando che “vista la composizione della giunta annunciata dal presidente Fugatti, Fratelli d'Italia ritiene di poter dare il proprio contributo al bene del Trentino anche senza farne parte”. Secondo Urzì, “il centrodestra riesce a ben governare la Nazione e molte regioni perché i nostri partiti quando ne sono alla guida antepongono, nell'interesse dei cittadini, la coesione della coalizione agli egoismi del proprio partito”. Il commissario provinciale ha concluso sostenendo che “Fratelli d'Italia non ha bisogno di poltrone per difendere le idee e i programmi che abbiamo rappresentato in campagna elettorale”. 

Sardegna, FdI: "Non più condizioni per ricandidare Solinas"

Fratelli d’Italia ritiene che non ci siano più le condizioni per sostenere il secondo mandato del presidente Solinas”. Lo comunica il coordinamento regionale di FdI, guidato dalla senatrice Antonella Zedda, dopo una riunione sulla situazione politica in Sardegna. “In altre regioni d’Italia per vincere, per il bene della propria terra, il presidente uscente ha fatto un passo di lato e la coalizione ha potuto giovarsi dell’esperienza della prima legislatura ma di una guida nuova”.

Nei prossimi giorni sarà FdI a convocare un tavolo regionale della coalizione di centrodestra “per decidere insieme agli alleati della maggioranza quale sia la strada da percorrere assieme per tornare alla guida del nostra terra”. “Un tavolo sardo, chiarificatore, decidente, inclusivo, come più alleati hanno richiesto in questi giorni”, lo definisce il coordinamento. “Vogliamo semplicemente che la nostra chiara identità possa essere al servizio della nostra coalizione per governare di nuovo assieme, per battere un centrosinistra confuso sia negli uomini sia nelle idee. L'esperienza di questa coalizione deve continuare, deve avere la maturità politica di comprendere dove ha sbagliato e deve proseguire aprendosi agli ulteriori contributi che altre forze politiche con visioni simili potrebbero offrire”.

La coordinatrice regionale riferisce che durante la riunione dell’esecutivo del partito “sono emerse le criticità sulla ricandidatura di Christian Solinas a presidente della Regione; in più occasioni e con più sfumature le abbiamo lette sulla stampa e sentite nei momenti di confronto da parte di diversi esponenti dei movimenti e partiti dell’attuale alleanza di governo”. Anche di recente, però, il segretario della Lega, Matteo Salvini, aveva ribadito il sostegno a un secondo mandato di Solinas.

“Mentre il centrosinistra si divide e litiga, anche in Sardegna il centrodestra è compatto”, aveva ribadito la Lega in una nota diffusa sabato scorso, dopo lo ‘strappo’ di Renato Soru, candidato nel centrosinistra in opposizione ad Alessandra Todde, “ed è pronto a continuare il buon governo con Christian Solinas nell’interesse dei cittadini”. A distanza di una settimana FdI, che sembra puntare sulla candidatura del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha rotto gli indugi. “Abbiamo richiesto, più di una volta, incontri di maggioranza frequenti, mai avvenuti”, ricorda l’esecutivo regionale FdI.

“Abbiamo ribadito sin dall’ultimo tavolo di coalizione di luglio che occorreva oltre i tavoli nazionali riunire il tavolo di coalizione in Sardegna, per parlare di programmi, di idee e di uomini. A poco più di 100 giorni dalle elezioni il tavolo non è stato mai riunito, nemmeno per decidere i più recenti provvedimenti all’attenzione del consiglio regionale, mentre sempre più spesso simpatizzanti ed elettori ci chiedono una scelta rapida e di discontinuità per la guida della coalizione”.