FdI: "Ok all'autonomia, ma accelerare sui poteri per Roma Capitale"

"Tutta Europa attende la candidatura di Meloni alle elezioni". Intervista al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, Fratelli d'Italia

Di Alberto Maggi
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Politica

"Nessun rimpasto dopo le elezioni europee"

 

Fratelli d'Italia ritiene possibile il via libera all'autonomia regionale alla Camera prima delle Europee come chiede la Lega? "Non ci sono polemiche né pregiudizi da parte di alcun partito di maggioranza, quindi l’iter della riforma sull’autonomia differenziata, introdotta dal centrosinistra in una devastante e pasticciata modifica del Titolo quinto che ha aumentato il carico di lavoro per la Corte costituzionale, sarà regolare", risponde così ad Affaritaliani.it il vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli. "Non faccio l’indovino e quindi non so prevedere la data di approvazione. Tutti siamo consapevoli dell’importanza di questo provvedimento, può rappresentare una svolta per l’Italia, tutti siamo consapevoli che sarà indispensabile badare alla qualità del testo, alla vigenza dei lep e ai veloci tempi di approvazione. Due elementi che tra loro non confliggono perché abbiamo di fronte 3 anni e mezzo di legislatura. E poi mi permetto di aggiungere che occorre accelerare il processo di devoluzione di poteri speciali a Roma capitale, per evitare che Roma declini e zavorri con il suo degrado un pezzo importante di economia nazionale e portare a termine la riforma per l’elezione diretta del presidente del consiglio".

Secondo lei Giorgia Meloni dovrebbe candidarsi capolista alle elezioni europee in tutta Italia? "Penso che la sua candidatura sia attesa da tutta Europa più che dalla sola Italia. Quindi la auspico", afferma Rampelli. "Lei ha impresso una svolta nei rapporti con Bruxelles e la sua immagine travalica da tempo i confini nazionali. Una sua scesa in campo esplicita può fare da traino all’ECR in ogni dove, può qualificare il progetto di una nuova Europa di Stati confederati, ma autonomi nelle loro scelte e chiedere ai cittadini un giudizio - come democrazia impone - su questa nuova visione continentale e sul suo rapporto con le identità e le sovranità nazionali. In questo tempo sono i leader dei partiti e delle coalizioni che rappresentano progetti e programmi, votando esplicitamente per loro si approvano o si ridimensionano. È la democrazia diretta a funzionare così".

Nel caso in cui Fratelli d'Italia arrivasse al 30% o oltre ci sarà un rimpasto di governo con un incremento del numero di ministri di Fratelli d'Italia? "Non credo, i ministri ben coordinati da Giorgia Meloni, stanno lavorando bene. I risultati che ancora non arrivano sono legati a oggettivi impedimenti e difficoltà ereditati da un sistema pigro ed eterodiretto che va disboscato. Ma i più importanti impegni presi verranno mantenuti entro la legislatura".

Sulle elezioni regionali, Basilicata e Piemonte resteranno a Forza Italia con Vito Bardi e Alberto Cirio? "I leader stanno componendo il quadro delle candidature e faranno le scelte migliori nel rispetto dell’interesse dei cittadini", conclude Rampelli.