FI, dietro alla svolta pro diritti c'è l'asse Marina Berlusconi-Gianni Letta. Retroscena
L’ex braccio destro di Berlusconi ora aiuta la figlia del Cavaliere in funzione anti FdI
FI, Marina-Letta per insistere sui diritti. Nella maggioranza di governo ci sono acque agitate
All'interno della maggioranza di governo qualcosa si sta muovendo, in particolarità in Forza Italia. Non sono casuali le esternazioni estive del segretario Antonio Tajani sullo Ius Scholae e in generale sui diritti civili. Non sfuggono più a nessuno - riporta La Repubblica - i difficili rapporti tra la famiglia Berlusconi e Giorgia Meloni. Questa incomprensione viene da lontano, c’era già ai tempi dell’ultimo Silvio, che reputava "Giorgia" una maleducata che non aveva chiesto permesso. Perdipiù, a differenza di quelli che c’erano prima, Meloni ha cercato di affrancarsi da Gianni Letta. Anche lui però non ama il melonismo, non vi si riconosce, ma allo stesso tempo vuole anche piacere a tutti, non essere tagliato fuori.
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I Berlusconi vorrebbero che Tajani fosse ancora più battagliero con la premier sul tema dei diritti. Marina Berlusconi, giusto qualche mese fa, disse di sentirsi vicina alla sinistra di buonsenso sui diritti civili. Ora il pressing degli azzurri su queste tematiche è aumentato. Quindi resta da capire - prosegue La Repubblica - che farà Marina. Ma anche quello che farà Giorgia: andrà allo scontro o temporeggerà, visto che senza Forza Italia non c’è maggioranza. Gianni Letta non è fatto per stare a guardare. La leggenda narra che durante l’università lavorava come operaio in uno zuccherificio di Avezzano, diventandone ben presto il direttore del reparto chimico. Uno che a 90 anni risponde ancora a tutte le telefonate. La spinta pro-diritti che invoca Marina Berlusconi, a sorpresa, potrebbe arrivare proprio da Letta.